PLAY: Festival del gioco 2024 – Giocare è una cosa seria, lo dimostrano i numeri!
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“Giocare è una cosa seria” così recitavano i manifesti del festival ed i numeri registrati alla fine di questa 15esima edizione confermano all’unanimità quanto il pubblico, i distributori e tutte le figure che vivono questa passione credano fortemente in queste parole.
Una crescita esponenziale di pubblico, appassionati e lavoratori di settore, che ha fatto registrare il sold out alla manifestazione riempiendo il polo fieristico (ed i cuori di tutti gli appassionati) con i colori del Play e dell’integrazione.
E noi, come sempre, siamo qui per raccontarvi la magia di questi tre giorni all’insegna di giochi da tavolo, giochi di ruolo e tanta voglia di condivisione. Vediamo insieme tutti i cambiamenti dell’edizione 2024 dell’evento e i numeri registrati da questo Play: Festival del gioco da record
Numeri, passione e speranza per il futuro
Domenica 19 maggio, dopo la chiusura del terzo ed ultimo giorno di Play a ModenaFiere, si sono registrati i primi bilanci di questa quindicesima edizione ed è stato impossibile non notare l’aumento dell’interesse del pubblico per la manifestazione, che ha registrato il sold out con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.
Un traguardo significativo che rimarca l’importanza di Play all’interno del panorama di settore e che, con i suoi oltre 2500 tavoli da gioco, diventa a tutti gli effetti “grande”, sia in termini di numeri che di proposta per il pubblico.
Questa continua crescita ha portato con sé diversi cambiamenti e diverse scelte da parte dell’organizzazione per poter offrire un evento godibile e ben strutturato per ogni visitatore, sacrificando alcuni aspetti tipici delle manifestazioni più casual e scegliendo di tornare verso le origini, settorizzando e struttuando una fiera di giochi per quelli che sono i giocatori.
Già nelle scorse edizioni si sentiva l’aria di cambiamento nel festival, che gradualmente ha diminuito gli spazi relativi al merchandise per lasciare spazio a nuovi tavoli da gioco e una maggiore vivibilità degli ambienti. Una struttura che è stata mantenuta e ampliata anche in questa edizione che ha visto sfruttare ogni spazio di ModenaFiere per eventi, multitavoli di gioco e mini conferenze con ospiti e content creator.
Il Play: Festival del gioco 2024 è stata una fiera da record, sia nei numeri che nell’organizzazione. Ogni dettaglio della fiera era vivibile e godibile e gli oltre 45 mila spettatori che hanno invaso i padiglioni sono stati accolti con grande organizzazione e grande professionalità in una manifestazione sempre più settorizzata ed improntata per i giocatori e per gli appassionati.
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I 50 anni di D&D e l’importanza del gioco di ruolo
L’edizione 2024 di Play: Festival del gioco condivideva un anniversario importante con uno dei giochi di ruolo più famosi al mondo (se non il più famoso). Stiamo parlando ovviamente di Dungeons and Dragons che nel 2024 segna il 50° anniversario dalla sua uscita e Play non poteva, a modo suo, non celebrare questo importante traguardo.
All’ingresso della manifestazione è stata allestita una piccola, ma simbolica, mostra sul mondo di D&D e sulla sua evoluzione nel tempo, con i manuali storici delle prime edizioni in teche di vetro affiancati a moderni Manuali del Giocatore della quinta edizione del gioco, quasi a simboleggiare l’importanza di questo traguardo per lo storico gioco di Wizards of the Coast. Ma ovviamente questa era solo la punta dell’iceberg di quello che Play aveva in serbo per i giocatori di ruolo.
Da amante di questa sfaccettatura di gioco, che negli ultimi anni sta avendo il suo picco massimo a livello di diffusione mediatica e di consumo, sono rimasto molto colpito di trovarmi di fronte ad un intero padiglione solo ed esclusivamente legato al gioco di ruolo ed alla narrativa. Tutte le più grandi case produttrici sono state chiamate e messe una di fianco all’altra per proporre al pubblico i propri prodotti ed ognuna di esse aveva a disposizione diversi tavoli da gioco per poter giocare.
Dai giochi più navigati, come il sopra citato Dungeons and Dragons, alle nuove proposte editoriali (italiane e non) ogni giocatore poteva trovare pane per i suoi denti all’interno del immenso padiglione B, contrapposto all’altrettanto enorme padiglione del gioco da tavolo e farcito anche con tutto quello che riguarda le miniature e le ricostruzioni delle più grandi battaglie fantasy.
Senza contare tutti gli eventi fuori dal padiglione, dove content creator e esponenti di spicco del gioco di ruolo coloravano il Play con i colori dei propri show e delle intrattenimento. Interviste, approfondimenti, sessioni dal vivo e multitavoli dedicati ad uno degli show italiani più influenti attualmente nel panorama insomma, per gli amanti del gioco di ruolo questa edizione del Play non mancava certo di offerta.
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I TCG e il nuovo modo di condividere il gioco
Se da una parte in questa edizione di Play: Festival del gioco il pubblico è stato sommerso da un’enorme mole di proposte di attività e stand a tema gdr, dall’altra si è sentita la mancanza di alcune delle maggiori case di produzione per quanto riguarda altri aspetti ludici.
Parliamo ad esempio dei giochi di carte (o anche TCG), che hanno visto il loro esponente massimo in Lorcana, il nuovo gioco della Disney e distribuito da Ravensburger, con un vistoso stand dedicato e attività proposte, e Flesh and Blood con uno spazio dedicato più modesto ma pieno di tavoli per giocare. Mancavano all’appello tuttavia padiglioni dedicati agli storici Magic: The Gathering e Pokémon, ad esempio.
Questa edizione del Play segna una svolta nella fiera modenese. Lo fa attraverso i suoi numeri da record ma anche attraverso i nuovi modi di presentare e far conoscere progetti indipendenti e non al pubblico. Un grande spazio è stato lasciato ai content creator ed al loro saper coinvolgere i giocatori, in uno degli ambienti che più si presta a queste attività di gruppo. I Multitavoli di Navigavia direttamente giocati insieme al cast di Inntales sono solo uno degli esempi di quanta potenzialità ha questo nuovo modo di far conoscere il gioco di ruolo o il gioco in generale.
Anche i progetti Kickstarter si stanno pian piano facendo spazio tra i padiglioni di queste fiere. Progetti indipendenti che decidono di mettersi in gioco facendo giocare appassionati e potenziali compratori alle proprie idee, un modo semplice ed efficace per trasmettere la propria passione per un progetto e trovare sostenitori tra le migliaia di bocche affamate di novità.
Insomma, un Play: Festival del gioco ricco di cambiamenti, che decide di mettersi in gioco e di puntare tutto sulla semplicità, facendo giocare i giocatori, coltivando uno spazio ideale per gli appassionati e, perché no, tornare un pochino alle origini proponendo un enorme ludoteca ricca di passione e voglia di giocare.