di Cinzia Albertoni
Diavoli di Altoatesini. Se pensiamo all’Alto Adige come terra di confine, lassù sulle montagne, emarginata dalle innovazioni e chiusa in un immobile conservatorismo, siamo fuori tiro.
La regione autonoma ha fatto man bassa di riconoscimenti all’ottava edizione del premio d’architettura Dedalo Minosse, unico concorso internazionale a premiare per un progetto realizzato non l’architetto bensì il committente.
La prestigiosa giuria ha assegnato uno dei quattro premi principali, il Premio ALA-Assoarchitetti Under 40 al Comune di Valle Aurina per il Centro Sportivo di San Martino dedicato ai ragazzi dell’intera valle, progetto di Angelika Stifter e Helmut Bachmann.
GranitiFiandre, uno dei principali sponsor del premio, ha consegnato alla Provincia Autonoma di Bolzano ben quattro riconoscimenti speciali: per il contenitore d’arte contemporanea MUSEION realizzato in città nel 2009, ideazione di KSV Krüger Schuberth Vandreike; per la nuova entrata al Parco Naturale Puez-Odle e alle contigue scuola elementare e materna costruite a Funes su progetto dei bavaresi Stefan Burger e Birgit Rudacs; ai volumi proporzionati del Liceo Josef Gasser di Bressanone e della confinante scuola materna opera dello studio di Stoccarda Peters e Keller; per il rispetto degli edifici storici nel progetto di recupero della roccaforte asburgica di Fortezza, operato da Markus Scherer e Walter Dietl. Una cinquina d’architetture, volute da moderni mecenati, che seppur audacemente collocate nel paesaggio montano, lo qualificano senza deturparlo.
Alto Adige, ben altro di würstel e crauti.
Cinzia Albertoni
www.cinziaalbertoni.it
Dedalo Minosse. Premio Internazionale alla Committenza di Architettura.
Mostra dei progetti premiati
Fino al 18 settembre da mercoledì a domenica 10.00/18.00
Palazzo Barbarano, Contrà Porti 11 Vicenza