Ue, Germania e Irlanda cercano un’intesa sul bilancio Ue

Germania e Irlanda hanno espresso la propria volontà di impegnarsi per il raggiungimento di un’intesa sul progetto di bilancio dell’Unione Europea, in particolare sulla cifra dello stesso. Le posizioni dei due Paesi, dunque, in vista del vertice fissato il 22 novembre dal presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy, sembrano meno aspre.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel, al termine di un incontro con il premier irlandese Enda Kenny, ha rivelato che entrambi sono d’accordo nel ritenere di estrema importanza proseguire verso la strada dell’intesa sul progetto di bilancio: ”È normale che ci siano posizioni diverse, ma la Germania farà tutto ciò che è in proprio potere per cercare di trovare una soluzione, e lo stesso farà sicuramente l’Irlanda”.
La Merkel ha poi precisato che è in programma per la prossima settimana un incontro con il premier britannico David Cameron, in cui l’oggetto della discussione sarà proprio il bilancio dell’Unione europea.
Il premier irlandese, dal canto suo, ha ammesso che non c’è ancora una visione univoca da parte dei leader europei sulla questione del bilancio dell’Unione europea e che le posizioni espresse da molti di loro sono ancora parecchio distanti, ma c’è comunque la speranza che questa diversità di vedute possa essere corretta e superata.
In effetti, la verità dei fatti dice al momento che la Commissione europea punta ad un bilancio di 1.030 miliardi di euro per il periodo che va dal 2014 al 2020, con un aumento del 5% rispetto al 2007-2013, ma che sette dei maggiori Stati membri hanno espresso la loro ferma opposizione.
Secondo il cancelliere tedesco, discutere un bilancio con un piano di spesa da 1030 miliardi di euro, in vista del vertice di Bruxelles che prenderà il via tra 21 giorni, è assolutamente normale in politica.
La Merkel, inoltre, ha ammonito Francia e Gran Bretagna, che nei giorni scorsi hanno minacciato di porre il veto all’intesa sul bilancio Ue, affermando che affrontare la questione con l’improduttiva minaccia del veto “non aiuta certo ad arrivare ad una soluzione soddisfacente”.
Giuseppe Ferrara
1 novembre 2012