Tetto agli spread, la Germania pone il veto
Il tetto agli spread, il piano della Bce di prevedere soglie massime di interessi dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, è un’ipotesi che non troverà realizzazione. È la Germania a porre il veto alla messa in pratica del progetto dell’istituto centrale, costretto a ritornare sui suoi passi affermando che “non è stata presa nessuna decisione”.
La bocciatura da parte della Germania ha avuto ripercussioni immediate sui mercati, che hanno sopito l’entusiasmo iniziale, invertendo il loro andamento verso il segno negativo. Il Portavoce del ministero delle Finanze tedesco ha affermato che l’eventualità di un tetto allo spread, il cui superamento implicherebbe un immediato intervento da parte della Bce, rappresenta una soluzione “problematica da un punto di vista teorico”.
Il Portavoce ha aggiunto di non essere a conoscenza delle indiscrezioni pubblicate dal settimanale tedesco Der spiegel circa la volontà della Banca centrale europea di definire dei limiti al differenziale tra i tassi di interesse dei titoli di Stato tedeschi e quelli degli altri Paesi dell’Eurozona, da mettere in pratica attraverso l’acquisto di titoli sul mercato per evitare dannose speculazioni. Anche la Bundesbank frena gli entusiasmi sottolineando come l’acquisto di titoli di Stato possa comportare notevoli rischi di instabilità.
Non si è fatta attendere la risposta della Bce. L’istituto centrale spegne sul nascere ogni polemica facendo dietrofront: “È assolutamente fuorviante riportare una decisione che non è stata presa a livello individuale e che non è stata ancora discussa dal Consiglio dei Governatori, il quale agirà solo in base al suo mandato. Sulla base delle preoccupazioni sollevate da recenti comunicati delle autorità di governo è anche sbagliato speculare immaginando futuri interventi della Bce. La politica monetaria è indipendente e viene strettamente presa sulla base del mandato della Bce”.
Giuseppe Ferrara
20 agosto 2012