Lo spirito Olimpico soffia sull’Europa portando ottimismo sui mercati
Sarà stato lo spirito olimpico, che aleggia su Londra a poco più di 24 ore dall’inaugurazione dei Giochi o probabilmente l’impellente necessità di mandare segnali chiari agli speculatori, fatto sta che il presidente della Bce è riuscito nell’intento.
Mario Draghi era ospite del premier britannico David Cameron, che è anche il numero uno dell’Eurotower, e ha ricordato gli straordinari progressi compiuti dall’area euro negli ultimi sei mesi, sia pure le continue turbolenze che stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema. E ne avevano veramente bisogno i mercati di una boccata d’ossigeno e questa è arrivata attraverso il messaggio forte e chiaro dato dalle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento al Lancester House di Londra, che ha portato anche una ventata di fiducia ai mercati.
Non è stato un lungo discorso ma poche parole, che hanno però centrato l’obiettivo a cui Draghi evidentemente puntava. Dunque sono state parole molto incisive quelle pronunciate “Siamo pronti a tutto per salvare l’euro, e credetemi sarà sufficiente”, parole che hanno compiuto il miracolo di rafforzare i mercati e depotenziare lo spread, che nel giro di 10 minuti è sceso sotto i 500 punti, dai 520 al momento dell’apertura, per poi chiudere sotto i 475 punti.
Anche la risposta delle Borse europee è stata immediata, particolarmente quella di Milano che oscillava sulla parità, dopo le parole di Draghi è balzata a un +2% per continuare al rialzo fino a chiudere a +5,6%, superata solo dal +6% di Madrid e, sicuramente distanziando i rialzi del 4% di Parigi, del 2,7% di Francoforte e dell’1,4% di Londra.
Dunque secondo Draghi “L’euro è irreversibile e la Bce è pronta a fare tutto il necessario per salvare la moneta unica”, ed il presidente Bce ne è così convinto, che ha riibadito ancora una volta come l’area euro è più forte di quanto non le venga riconosciuto ed è impensabile immaginare che un Paese possa uscire dall’eurozona.
Anche il presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, ha sottolineato che la Grecia deve restare membro dell’Eurozona. Barroso ha pure aggiunto: “I firewall (lo scudo anti-spread), sono pronti a funzionare meglio che in passato, però è necessario uscire dalla frammentazione finanziaria”., Inoltre secondo Draghi è necessario arrivare ad una vera unione bancaria, finanziaria e fiscale, ma al momento il mercato interbancario europeo non sta funzionando come dovrebbe e questo resta sempre il solito problena degli ultimi 10 anni in cui “sia a livello nazionale che europeo, i governi non hanno fatto nulla”.
l’Ue non ha ricevuto ancora alcuna richiesta per il ricorso allo scudo anti-spread, ma il direttore del Fmi, Christine Lagarde, indica come possibile soluzione definitiva, per porre fine alla speculazione data dal rischio deficit-debito degli Stati Uniti, la realizzazione di “una confederazione degli Stati Uniti d’Europa”.
Sebastiano Di Mauro
26 luglio 2012