Lavoro, l’Ue all’Italia: “Progressi straordinari”

Positiva la reazione della Commissione europea alla presentazione della manovra del lavoro. Direttamente da Bruxelles piovono complimenti che vanno a gettare acqua fresca su un tema, al contrario, rovente che riguarda il nostro Paese.
“Il governo italiano sta dimostrando forte determinazione e impegno per affrontare la doppia sfida di consolidamento dei conti e crescita, i progressi fatti finora sono straordinari, e cruciale è ora l’adozione da parte del Parlamento della riforma del lavoro attesa da tanto”, scrive la Commissione in una nota.
Secondo l’Ue, “la piena applicazione delle misure adottate finora consentirà all’Italia di ottenere nel 2013 un consistente avanzo primario e di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio”, ragion per cui “ogni riferimento a nuovi sforzi di consolidamento è infondato”. La nota del commissario agli affari economici Olli Rehn, diffusa dalla commissione, esprime l’importanza che “anche dopo il 2013, prosegua l’impegno per mantenere i conti solidi, rispettando così il patto di stabilità”.
La Commissione continua, poi, affermando che la riforma ha “l’ambizione di affrontare in modo completo rigidità e asimmetrie della legislazione sulla protezione del lavoro e va verso uno schema di sussidi per la disoccupazione, che consente di trovare un equilibrio tra flessibilità in entrata e in uscita”. Tutto questo in un contesto difficile, in cui molti lavoratori sono disoccupati o hanno un posto precario. Questa situazione, secondo Bruxelles, “riflette un doppio sistema di protezione dell’occupazione con generose garanzie solo per chi ha un contratto a tempo indeterminato, un’attenzione insufficiente alle politiche di attivazione e riconciliazione, nonché un sistema frammentato di sussidi ai non occupati”.
L’Ue conclude invitando il Parlamento ad approvare celermente il testo della riforma, rispettando il livello di ambizione inizialmente fissato, che la Commissione considera “commisurato alle sfide italiane”.
Giuseppe Ferrara
6 aprile 2012