La Cina si oppone alle leggi aeree dell’Europa

Il governo Cinese ha dichiarato lunedì che aveva vietato alla compagnie aeree del suo paese di raggiungere un nuovo sistema dell’unione europea che consiste nel far pagare alle compagnie le emissioni di biossido di carbonio dei loro voli a destinazione e provenienti dal vecchio continente. L’indurimento dei già difficilmente tesi rapporti tra la Cina e l’Unione Europea, avviene una settimana prima che i dirigenti di ogni parte si riuniscono in un meeting la settimana prossima, potrebbe generare la potenziale eventualità di multe o violazioni di utilizzare gli aeroporti dell’Unione Europea. Questa battaglia nell’ambiente dell’aviazione si concretizza nel momento in cui l’Europa spera e si augura che la Cina mostri un poco di sostegno economico mentre l’Europa stessa lotta intensamente per uscire dalla persistenza della crisi economica e liberarsi conseguentemente dal debito che la affligge.
L’annuncio fatto dal consiglio di stato del governo centrale ha rinforzato l’opposizione della Cina al progetto che ha per obbiettivo principale la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dall’aviazione, un settore che contribuisce largamente al riscaldamento climatico mondiale. Il consiglio di stato ha indicato inoltre che le compagnie aeree dovrebbero chiedere un’approvazione se desiderano raggiungere il piano dell’unione Europea, che Pechino ha sempre annunciato come un ostacolo “ingiusto” al commercio. La Cina spera che l’Europa agirà e farà luce su queste questioni come risposta al cambiamento climatico globale, nello sviluppo duraturo dell’aviazione internazionale e ai legami Cinesi con l’Europa, rafforzando la comunicazione e il coordinamento per trovare una soluzione appropriata e accettabile tra le parti ha dichiarato un responsabile dell’autorità per l’aviazione civile cinese, secondo l’annuncio pubblicato da Xinhua. Il responsabile ha ugualmente lanciato un avviso ai soggetti delle potenziali conseguenze: “ Anche il campo cinese ipotizza di prendere delle misure necessarie per proteggere l’interesse della popolazione e delle imprese cinesi basate sulle ultime evoluzioni”. Dal 1° gennaio, tutte le compagnie aeree che utilizzano gli aeroporti dell’Unione Europea sono stati inclusi nel mercato europeo dei permessi di emissioni al fianco delle compagnie elettriche e delle industrie più importanti dell’unione. Qualsiasi compagnia aerea che non rispetterà questo sistema dovrà pagare una multa di 100 euro per ogni tonnellata di biossido di carbonio emesso. Nel caso di violazioni ripetute l’Unione Europea ha il diritto di vietare alle compagnie aeree di competenza di recarsi nei suddetti aeroporti. L’anno scorso la corte europea di giustizia ha respinto un gruppo di compagnie aeree americane che avevano denunciato la legge dell’Unione Europea. A dicembre l’associazione dei trasporti aerei della Cina (CATA) ha chiesto alle compagnie aeree cinesi di rifiutare di prendere parte al sistema europeo. La CATA afferma che questo sistema costa alle compagnie aeree 123 milioni di dollari il primo anno e più del triplo fino al 2020. Il commissario climatico dell’Unione Europea, Connie Hedegaard, ha dichiarato a ripetute riprese che è aperta alla discussione con altre nazioni, e che la legge dell’Unione Europea sarà dotata di misure equivalenti .
Manuel Giannantonio
7 febbraio 2012