Sanremo 2021-Seconda serata: gara sottotono con pochi momenti entusiasmanti. Spettacolo Elodie.
Dopo la serata d’esordio, eccoci arrivati alla seconda serata della 71° edizione del Festival di Sanremo. La conduzione vede il direttore artistico Amadeus affiancato dall’immancabile linea comica targata Fiorello, mentre la quota rosa di stasera è affidata ad una strepitosa Elodie, che passa dall’essere concorrente in gara nella passata edizione a co-conduttrice e presentatrice dei suoi colleghi in gara.
Ospiti di questa serata Laura Pausini, appena reduce dalla vittoria del Golden Globe come migliore canzone originale con il brano Io sì, colonna sonora del film La vita davanti a sé di Eduardo Ponti girato con la madre Sofia Loren.
Molto toccante l’omaggio che il Festival di Sanremo dedica al maestro Ennio Morricone. Nello Salza, la tromba solista del Maestro, si esibisce nel tema tratto da Il buono, il brutto e il cattivo, mentre l’orchestra del Festival, diretta dal figlio di Morricone, Andrea Morricone, esegue uno dei suoi più grandi capolavori, Metti una sera a cena. Il trio de Il Volo, la cui presenza era rimasta in dubbio fino all’ultimo a causa della recente scomparsa del papà di Ignazio Boschetto, omaggia Morricone cantando Your Love da C’era una volta il West.
Seconda esibizione anche per Achille Lauro, che dopo un’enfatica esaltazione dell’arte del godimento, presenta la sua hit Bam Bam Twist, insieme ai due protagonisti del video ufficiale, Francesca Barra e Claudio Santamaria che ripropongono sul palco dell’Ariston il twist nel video.
Altri protagonisti della musica italiana hanno partecipato come ospiti: Gigliola Cinquetti, Marcella Bella, Fausto Leali, Gigi D’Alessio (una vera ventata di freschezza per l’andamento della serata!). Dal mondo dello sport abbiamo visto salire sul palco il marciatore Alex Schwazer e Cristiana Girelli, bomber della Juventus e della Nazionale italiana di calcio femminile.
Ma passiamo a ciò che ci interessa di più: la gara e le nostre pagelle.
Le Nuove proposte: Seconda Manche
WRONGONYOU – Lezioni di volo
Look: 9 – Canzone: 9 – Esibizione: 9
Un posto in finale guadagnato da Wrongonyou e le sue Lezioni di volo. Look minimal, chitarra imbracciata e voce, per un’esibizione portata a casa magnificamente. Un cantautore delicato, attento alle “piccole cose che succedono”, stasera ha tirato fuori una voce grintosa e l’abbiamo sentita proprio tutti. Nota a margine…nonostante non sia questo il primo brano di Wrongonyou in italiano, per chi lo conosceva già è sempre difficile reggere il confronto con i suoi pezzi in inglese, The Lake e Prove it nel cuore!
GRETA ZUCCOLI – Ogni cosa sa di te
Look: 9 – Canzone: 6 – Esibizione: 9
Bellissima nel look rosso scintillante,Greta Zuccoli sembra quasi eterea per la voce delicata, precisa e angelica. Peccato per il brano, anche se nella produzione di questo pezzo c’è lo zampino di Diodato. Una voce così preparata e sicura, che non tradisce l’emozione della gara, avrebbe avuto più giustizia con un brano più energico, più vitale e più giovanile. Brano decisamente troppo old-fashioned per una ragazza così giovane e talentuosa.
DAVIDE SHORTY- Regina
Look: 9 – Canzone: 9 – Esibizione: 9
Regina è un brano, si potrebbe dire, funky-pop proposto con grande self-confidence da Davide Shorty, la cui esperienza da musicista e cantante è nota a tutti. Esibizione ben riuscita, di livello superiore rispetto a molti big della serata. Look azzeccato e meritato il passaggio alla finale.
DELLAI- Io sono Luca
Look: 6 – Canzone: 6 – Esibizione: 6
Giovani, forse un po’ inesperti e forse non con la migliore canzone. I gemelli del duo Dellai non brillano e non stupiscono al primo ascolto. Il look da liceali e l’esibizione non di certo dirompente non aiutano a raggiungere il fine del passaggio in finale.
I BIG: la seconda parte della gara
ORIETTA BERTI – Quando ti sei innamorato
Look: 7 – Canzone: 6 – Esibizione: 8
Per chi la domenica è solito guardare CheTempoCheFa, il programma condotto da Fabio Fazio, saprà che nelle settimane precedenti Sanremo, si era tentato in modo scherzoso di corrompere in tutti i modi Orietta Berti per farle cantare qualche secondo della sua canzone sanremese (con rischio squalifica). Ecco il Tweet di Fazio felice di aver finalmente ascoltato la canzone della Berti. Che dire, tralasciando le enormi conchiglie del vestito dell’Orietta nazionale, che potrebbero addirittura farci venire voglia di estate…signori, a 77 anni canta sul palco di Sanremo e lo fa di gran lunga meglio di altri partecipanti in gara (Bugo, Aiello per fare 2 nomi!). Chapeau Orietta!
Finalmente l’ho ascoltata! 🎶#quandotiseiinnamorato 🎶 #iovotoorietta 🎶
Evviva @OriettaBerti pic.twitter.com/zxInDUrDxt— Fabio Fazio (@fabfazio) March 3, 2021
BUGO – E invece sì
Look: 6 – Canzone: 6 – Esibizione: 6
Caro Bugo…E invece no! La celeberrima domanda “Dov’è Bugo?” è stata il mantra e il tormentone del 2020. A dirla tutta, la domanda si può ripetere anche per commentare l’esibizione 2021 in solitaria di Bugo. Non è che la presenza di Bugo sia così esaltante, il look e la personalità appaiono alquanto dimesse e l’esibizione non lascia purtroppo spazio a grandi note di merito. Che avesse avuto ragione il tanto bistrattato Morgan?
GAIA – Cuore amaro
Look: 8 – Canzone: 8- Esibizione:8
Per onestà, dobbiamo dire che l’esibizione di Gaia era una di quelle che attendevamo con più ansia e con aspettative alquanto elevate dato il suo recente successo con brani che sono diventati veri tormentoni. Detto questo, Gaia è bellissima, ma il look proposto non ci convince. L’esibizione è buona, è una ragazza di talento e il brano sarà trasmesso in radio, su questo non v’è dubbio. C’è qualcosa che ci lascia però un po’ insoddisfatti e nel corso della performance una vocina irriverente dentro sussurrava: Elettra, Elettra Lamborghini e la sua Musica e il resto scompare dell’anno scorso.
LO STATO SOCIALE – Combat Pop
Look: 9 – Canzone: 10 – Esibizione: 9
Aveva detto che non ci sarebbe stato, invece eccolo lì, Lodo, sbucare da una scatola con su scritto Fragile. Non canta e non canterà neanche nelle prossime serate, ma partecipa insieme ai suoi amici. “Nella vita si può dire di no alle canzoni d’amore”. Ed è la verità, il fatto di essere sul palco dell’Ariston non vuol dire che bisogna per forza cantare di sentimenti, di amore tristi, di amori eterni o presentare solo canzoni impegnate. Lo Stato Sociale non si smentisce, il pezzo è funny, lo canteremo da qui a qualche giorno. L’esibizione è piacevolmente folle, si riconfermano eredi di quelle esibizioni sanremesi che ci mancano tanto degli Elio e Le Storie Tese. Finalmente un po’ di divertimento sul palco e di sana ironia, che non fa mai male. Bravi ragazzi!
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – Amare
Look: 9 – Canzone: 9 – Esibizione: 10
Se nella prima serata del Festival i Coma Cose sono stati il duo in rosso, nella seconda serata La Rappresentante di Lista è il duo in rosa shocking. Eccentrici, ma affascinanti. La canzone che presentano in gara, dietro la quale c’è il solito zampino di Dardust autore di diversi pezzi tra quelli in gara, appare come un inno ad un concetto universale e fluido di amore. L’esibizione è perfetta e la voce di Veronica Lucchesi soave e senza difetti.
MALIKA AYANE – Ti piaci così
Look: 8 – Canzone: 8 – Esibizione: 8
Torna al Festival di Sanremo Malika Ayane, con una canzone che parla di consapevolezza e accettazione. Un testo a tratti criptico, non chiaro al primo ascolto, ma sicuramente evocativo. L’esibizione è buona, la voce di Malika si riafferma calda e suadente come la conosciamo, senza eccessive sbavature. Look approvato.
ERMAL META – Un milione di cose da dirti
Look: 9 – Canzone: 8 – Esibizione: 9
Che dire di Ermal Meta? Elegante e delicato come sempre, esibizione impeccabile, perché la voce è sempre precisa e curata. Il look e l’esibizione ci convincono a pieno. Il brano allude ad una difficoltà di comunicazione, nonostante il milione di cose da dire. Si tratta di un pezzo orecchiabile e radiofonico, che rientra alla perfezione nello stile della canzone sanremese.
EXTRALISCIO feat. DAVIDE TOFFOLO – Bianca luce nera
Look: 7 – Canzone: 7 – Esibizione: 7
Extraliscio, gruppo di musica folcloristica romagnola, si esibisce sul palco dell’Ariston con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il risultato è Bianca Luce Nera, una ballata decisamente fuori contesto rispetto al clima del Festival. Un noto problema del Festival di Sanremo è l’apertura al nuovo e ai giovani per quell’atavica difficoltà di svincolarsi dalla tradizione della canzone italiana classica. Questa 71° edizione sembra andare nella direzione dell’apertura e dell’inclusione di una certa musica “nuova” per i canoni sanremesi, tanto da accogliere come ospite fisso un personaggio come Achille Lauro, artefice nelle scorse edizioni di una vera e propria operazione-shock del pubblico di Sanremo. Alla luce di tutto ciò, un brano come Bianca luce nera è purtroppo un chiaro passo all’indietro; l’esibizione può anche andare, ma nulla di più.
RANDOM – Torno a te
Look: 6 – Canzone: 6 – Esibizione: 7
L’emozione del palco di Sanremo gioca brutti scherzi, soprattutto per chi è alla prima esperienza. È questo il caso di Random con la canzone Torno a te. Il brano non colpisce, il testo è un po’ debole e l’esibizione presenta molte imperfezioni, compresa qualche parola dimenticata all’inizio. Ma perdoniamo tutto, perché a 19 anni il palco di Sanremo può far paura. Domanda: forse Random sarebbe stato più adatto per concorrere tra le nuove proposte, anziché tra i big?
FULMINACCI – Santa Marinella
Look: 7 – Canzone: 9 – Esibizione: 9
Finalmente!!! Finalmente una buona e sana dose di indie sul palco dell’Ariston! “Voglio solamente diventare deficiente e farmi male”. Ecco tutto quello che volevamo sentire in questa seconda serata. Grande esibizione per questo esordio di Fulminacci al Festival di Sanremo. Lo immaginiamo piccolo Fulminacci, con alle spalle l’ombra dolce e sicura del cantante a cui ci fa pensare, il grande assente dei Festival degli ultimi anni, il cui nome inizia con la C. ed è il nome di una città indiana.
WILLIE PEYOTE – Mai dire mai (La locura)
Look: 10 – Canzone: 10 – Esibizione: 10
Abbiamo dovuto attendere ben oltre mezzanotte e mezza…ma alla fine siamo stati tutti ricompensati. È arrivata la locura sul palco dell’Ariston. Chi ha visto quel concentrato di saggezza contemporanea che è Boris conosce bene la locura, la follia, smaliziata e allegra come una lambada. “Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”: con queste parole inizia la canzone di Willie Peyote, direttamente tratte dalla battuta di uno degli sceneggiatori di Occhi del Cuore. Il brano denuncia la situazione attuale, raccontando le penalizzazioni subite da alcune categorie, su tutte quelle legate al mondo della musica e in generale della cultura. Insomma, Willie non ha rinnegato il suo stile ed eccolo anche sul palco dell’Ariston sarcastico, irriverente e diretto, come diretta è la verità. L’unica sorpresa? Il look da vero gentleman!
GIO EVAN – Arnica
Look: 7 – Canzone: 6 – Esibizione: 6
Seria difficoltà nel commentare l’esibizione, il brano e perfino il look di Gio Evan. La giacca colpisce subito l’attenzione, prima di vedere che sotto la giacca ci sono dei pantaloni corti. L’esibizione non è riuscitissima, durante la performance non si capiscono bene alcune parole. Il brano è di difficile comprensione, tra il misterioso e il confusionario. Gio Evan ci ha lasciato lievemente interdetti.
IRAMA – La genesi del tuo colore
Look: 9 – Canzone: 8 – Esibizione: 8
Irama non viene squalificato dal Festival a seguito della decisione presa da Amadeus, in accordo con gli altri cantanti concorrenti in gara. Irama è ancora isolato in quarantena a Sanremo, nonostante il terzo tampone negativo. Viene proposto il video delle prove generali in cui Irama canta la sua canzone La genesi del tuo colore (anche qui il tocco di Dardust!). Sebbene ci troviamo a valutare un video delle prove generali, il look ci sembra un mix tra il Massimo Di Cataldo degli anni Novanta e il miglior Gianluca Grignani. In ogni caso, apprezziamo. Il brano si fa ascoltare, si fa ballare, sicuramente sarà in rotazione da subito con buona pace di tutti. C’è un neppur così lieve ritmo latino-americano di sottofondo, ma ce lo facciamo andare bene, suvvia!
La serata non è stata entusiasmante, a tratti anzi si è rivelata un po’ pesante e pochi sono stati gli artisti che ci hanno fatto saltare dalla sedia. Una menzione va ad Elodie, che ha interpretato un medley di suoi pezzi e brani famosi della musica italiana (fantastico il momento in cui si ripropone Soldi di Mahmood, con base di Crazy in Love di Beyoncé), peccato forse per qualche playback di troppo. Emozionante la sua ultima esibizione con la sua prima band in un brano di Mina, dopo aver raccontato al pubblico del suo passato, della sua adolescenza e del modo in cui sia riuscita a credere in se stessa e a superare il suo non sentirsi mai all’altezza.
La classifica provvisoria della seconda serata vede al terzo posto Malika Ayane, al secondo posto Irama e al primo posto Ermal Meta. La classifica generale, che somma le classifiche parziali delle prime due serate, riconferma quasi del tutto il podio con al terzo posto Irama, al secondo posto Annalisa e al primo posto Ermal Meta.