Tragico incidente di un imprenditore Trevano in un cantiere edile
Una morte terribile di quelle che lasciano senza parole. Nel pomeriggio di ieri un piccolo imprenditore edile Trevano, Gianni Chioccioni di 48 anni, ha perso la vita nella frazione di Silvignano di Spoleto, in un drammatico e fatale incidente sul lavoro. Sfortunatamente l’uomo è scivolato mente lavorava su una delle impalcature del cantiere e, nel cadere, è finito con il volto sopra una vite sporgente che gli si è inevitabilmente conficcata in un occhio provocandone la morte. Immediato l’allarme fatto scattare dai presenti. Sul posto è arrivata tempestivamente un’ambulanza del 118 ma il medico, che era a bordo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Le indagini dei carabinieri di Spoleto sono immediatamente scattate.
Le indagini stesse sono coordinate dalla dottoressa Maria Bucci del tribunale di Spoleto che ha rilasciato il nullaosta per la rimozione del corpo dello sventurato solo in tarda serata. Sulla base di rilievi e testimonianze i carabinieri stanno anche cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’imprenditore stava lavorando , secondo quanto è stato ricostruito, su una piccola impalcatura che aveva delle viti che andavano fissate. Improvvisamente l’uomo sarebbe scivolato cadendo con la testa proprio su una di quelle viti sporgenti che gli è finita fatalmente in un occhio. Dagli esiti dei riscontri la morte sarebbe stata istantanea. Si sta comunque elaborando l’ipotesi che l’uomo fosse stato colto da un malore improvviso. Sulla base di questa ipotesi infatti, è stato predisposto l’esame autoptico per identificare le vere cause del decesso. La notizia di questo tragico evento ha fatto rapidamente il giro di Trevi ( Paese di origine della vittima ) in cui l’uomo era molto noto anche per essere stato lo zio del vicesindaco dell’attuale legislatura appena sciolta dal Tar che ha portato al commissariamento del comune. Il cantiere per ora rimane posto sotto sequestro.
Un dolore infinito, proprio a pochi giorni dall’anniversario della terribile strage della Umbria Olii, di Campello sul clitunno, che costò la vita a quattro operai, arriva nella stessa zona un altro infortunio mortale. Il tutto mentre l’Umbria ha registrato sfortunatamente uno sconcertante aumento di infortuni sul posto di lavoro. Un fenomeno che deve quanto prima essere contrastato
di Manuel Giannantonio
22 novembre 2011