“Democrazia milionaria” a Gubbio!

di Luca Bolli
100 fortunati vincono 650.000 € giocando quote da 4 €
65.000.000 di euro sono molti. Forse troppi in alcuni casi… ma a volte la democrazia fa “davvero” il suo lavoro e così ti ritrovi quasi 100 famiglie più serene nel giro di poco tempo. Il tempo di pronunciare 6 numeri: 4, 6, 27, 37, 45, 58, e la vita cambia di colpo, per sempre, con quei 650 mila euro e rotti nelle tasche. E bando alle ciance secondo cui i soldi non fanno la felicità: la fanno – eccome – in questo triste scorcio di vita italiana. Ti risollevi da situazioni fin troppo critiche, come quella del cassaintegrato con 2 figli da crescere (che sembra proprio sia tra i fortunati vincitori). E magari altre 99 storie diverse, ma comunque da raccontare. Forse qualcuna di meno, perché già il toto-vincitore dà, tra i superfortunati, il vicepresidente del Gubbio Calcio, con ben 4 quote acquistate per un totale di circa 2 milioni e mezzo. Ma la democrazia va comunque avanti, almeno in questo, distribuendo 100 volte – o poco meno – la gioia di uno sprazzo di luce. Di più: la tranquillità economica che, seppure si dica non essere tutto, sembra pur sempre far parte della felicità, completandola.
Via Matteotti 55, nel centro di Gubbio. È questo il punto di ritrovo stasera per molta gente e tra i tanti, loro, i vincitori, che sicuramente se la ridono di gusto: è “tutta gente di qui, tutti clienti di sempre, persone che lavorano. Clienti del bar da sempre” garantisce il titolare.
Un sistema giocato per anni – sembra modificato all’ultimo in questa occasione – che dopotutto non fa felici i titolari, che di quote non ne hanno acquistate: come sempre però si spera nella bontà di chi ha già ricevuto tanto. “Se vorrà, la gente si ricorderà di noi”, dichiarano.
Ricordiamo che il superenalotto, tempi addietro, aveva dispensato vincite milionarie anche a giocate singole. Clamorosa resta quella di Bagnone (Massa Carrara) dove un fortunato si aggiudicò la somma record di 147 milioni di euro. Almeno questa volta, speriamo, possano essere in molti a passare una nottata felice ed una vita più serena.