Uccise due bambini: il mostro di Foligno uscirà di galera il 3 settembre 2015

La cronaca nera e l’Italia lo ricorda come il mostro di Foligno. 21 dopo la barbara uccisione di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci, rispettivamente di 5 e 12 anni, il loro assassino, Luigi Chiatti, il 3 settembre 2015 uscirà dal carcere dopo essere stato condannato a due ergastoli in primo grado. Ottenne uno sconto di pena pari a 30 anni in appello per seminfermità mentale

FOLIGNO – Ad agevolare ulteriormente lo sconto di pena anche l’indulto di tre anni e altri benefici in questo senso garantiti dalla legge Gozzini, altri sei anni in meno. Antonietta Fiorillo, il giudice di sorveglianza del tribunale di Firenze dovrà pronunciare un giudizio nei confronti dell’assassino il giorno in cui verrà rilasciato circa l’effettiva pericolosità del soggetto. Pur considerando un giudizio positivo sulla pericolosità del rilascio di Chiatti, il giudice non potrebbe comunque disporre il ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario poiché ad aprile quella tipologia d’istituto verrà definitivamente abolita.
Giovanni Picuti, avvocato dei genitori di Lorenzo e Simone, ha dichiarato: “La liberazione di Chiatti è il risultato di un pasticcio del nostro sistema giudiziario” che prosegue: “Chiatti era lucido, consapevole delle sue azioni, altro che matto”. Il sindaco della cittadina umbra, Nando Mismetti, ha manifestato la sua preoccupazione: “La solo notizia della sua liberazione potrebbe creare il panico in città”. Il primo cittadino folignate prosegue: “Chiederemo chiarezza su questa vicenda al ministro della Giustizia Andrea Orlando. La città non merita di soffrire ancora”.


Luciano Paolucci, padre di Lorenzo, vorrebbe avere la possibilità di dialogare con l’omicida del figlio: “Devo spiegargli. Voglio capire se è davvero pentito di ciò che ha fatto, se è guarito. Io l’ho perdonato, perché lui da bambino fu violentato, come è emerso dagli atti del processo. Ma credo che scarcerarlo dopo appena 21 anni sia molto pericoloso”.
In questa vicenda giudiziaria emergono chiaramente molte contraddizioni. Com’è davvero possibile che un uomo che ha brutalmente ucciso due ragazzini possa uscire dopo solo 21 anni di reclusione? Com’è possibile che il sistema giudiziario possa emettere uno sconto di pena tanto grande? E soprattutto, com’è possibile disporre la scarcerazione di un uomo che dichiarò nel 2004: “Uscirò tra 20 anni e tornerò a uccidere, ma farò più attenzione”? Troppe domande, nessuna risposta.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuMnauelg85)
31 Gennaio 2015