Car Pooling in Toscana: parte il progetto AutoinComune.it
Quando l’autostop è a portata di click. Andare a lavoro in auto e risparmiare, malgrado il caro benzina, fino a tre volte, contribuire alla riduzione del traffico e all’abbattimento delle emissioni da Co2. Sembra impossibile? Invece no, ed è pure facile, gratuito e senza intermediari. Basta digitare AutoinComune.it, il servizio di car pooling, promosso dalle associazioni degli enti locali Anci e Ancitel, da oggi in fase di sperimentazione nei 288 comuni della Toscana. Una novità a livello nazionale che interpreta, in primo luogo, i bisogni dei quasi due milioni e mezzo di pendolari che ogni giorno percorrono la rete stradale regionale.
Come incontrare risparmio e compagnia. Dopo la fase di registrazione, in cui vi saranno richieste le vostre generalità, il tragitto percorso e un indirizzo di posta elettronica, potrete scegliere se offrire o ricercare un passaggio. Nella prima eventualità, specificati orari, luogo di partenza e arrivo, basterà restare in attesa del vostro futuro compagno di viaggio. Altrimenti, se siete voi il passeggero, immesso il percorso di interesse, potrete ricevere delle proposte online. Percorso che, attraverso un servizio integrato nel sito, viene gestito dalle accurate mappe geografiche di Google Maps.
Ancora in fase di sperimentazione è difficile fare previsioni, ma se il sistema entrasse in regime gli effetti sarebbero enormi.“AutoinComune.it è un servizio che potenzialmente permette di ridurre l’inquinamento atmosferico fino a un quarto (quattro auto al posto di una) e di conseguenza anche di ridurre le misure sempre impopolari, che i Comuni sono costretti a prendere per limitare la circolazione delle auto”. Spiega Alessandro Pesci, segretario generale dell’Anci Toscana. Mentre Alessio Marini, rappresentante di Ancitel Toscana, auspica un circolo virtuoso che coniughi in chiave ambientalista l’attuale situazione di austerità. “Contiamo sul loro desiderio di abbattere i costi di viaggio e di renderne più piacevole la durata. Con una crisi economica così dura, con la necessità immediata di una riconversione ecologica, proponiamo di utilizzare quella ricchezza di cui ogni automobilista dispone, spesso inconsapevolmente, i posti liberi della propria automobile”.
di Iacopo Bernardini
30 novembre 2011