PISA – A seguito dell’attentato di Parigi alla redazione della rivista satirica Charlie Hebdo, la Toscana ha deciso di agire tempestivamente e innalzare il livello di sicurezza interno. Aumenta così il controllo da parte delle forze dell’ordine per le sedi diplomatiche, le redazioni di giornali, radio e tv e i luoghi della religiosità cristiana, islamica ed ebraica. L’obiettivo è di mantenere alta la guardia senza però alimentare panico e reazioni di stampo xenofobo e islamofobico.
Attilio Visconti, prefetto di Pisa, ha avanzato per iscritto una richiesta di installazione di un metal detector all’ingresso della Torre pendente, uno dei monumenti simbolo della città. L’appello è stato inoltrato all’Opera Primaziale, l’ente che ha la competenza sulla Torre.
Come riferito da Visconti: “Abbiamo chiesto all’Opera Primaziale pisana di predisporre un piano di fattibilità per installare un metal detector presso gli accessi alla Torre pendente e sono certo che riceveremo una risposta in tempi ragionevoli”.
La Torre pendente non è però l’unico obiettivo sensibile, a tal proposito il questore Gianfranco Bernabei ha redatto un elenco di quelli ritenuti maggiormente a rischio: la sinagoga, l’aeroporto Galileo Galilei e la base americana di Camp Darby.
Tutti questi siti saranno vigilati da pattuglie dinamiche. gli agenti effettueranno passaggi più frequenti e saranno equipaggiati con giubbotti antiproiettile.
Davide Lazzini
12 gennaio 2015