Ticket sanitario, da ottobre niente più autocertificazione: ecco cosa fare
FIRENZE – Dal prossimo 1° ottobre cambierà l’attuale modalità di autocertificazione della fascia economica per il pagamento del ticket: non si potrà più autocertificare la propria fascia di reddito sulla singola ricetta, né in farmacia né all’interno degli ambulatori delle aziende sanitarie. Con il passaggio alla ricetta elettronica (che si concluderà con la fine del 2014), il codice della fascia economica sarà già presente sulla ricetta poiché ricavato direttamente dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps.
Sarà pertanto il medico prescrittore a riportare sulla ricetta – attraverso il software di prescrizione elettronica che interroga le banche dati del Mef e dell’Inps – la posizione economica del paziente. Per evitare noie è opportuno verificare fin da subito, e poi con cadenza annuale, che il codice della propria fascia sia presente e sia corretto.
Se il codice è corretto, non si dovrà fare niente. In caso contrario, ovvero se il codice non c’è o non è corretto, sarà necessario fare l’autocertificazione altrimenti, dal 1° ottobre 2014, se nessun codice è presente sulla ricetta, il cittadino dovrà pagare il ticket corrispondente all’importo massimo.
La scadenza del 1° ottobre si riferisce alla impossibilità di autocertificare sulla singola ricetta, ma ogni cittadino può regolarizzare la propria situazione in qualsiasi momento, dopo la scadenza, però prima di recarsi dal medico.
Verifica e autocertificazione. E’ possibile verificare ed eventualmente autocertificare la propria fascia economica con la Carta Sanitaria Elettronica precedentemente attivata (alla Asl o in farmacia), queste le modalità consentite: direttamente on line sul sito della Regione: www.regione.toscana.it/servizi-online, se si è in possesso di un lettore di smart card oppure è possibile recarsi in uno dei tanti Totem ‘Punto Sì’ presenti in tutte le Asl, inserire la propria tessera sanitaria attivata nel Totem e seguire la procedura indicata sullo schermo. L’autocertificazione va fatta per ogni componente del nucleo familiare.
Le aziende sanitarie sono tenute a effettuare controlli sulla veridicità del contenuto delle autocertificazioni. L’eventuale evasione dal ticket su dichiarazione non vera comporta il recupero degli importi non pagati e l’applicazione della sanzione amministrativa. Per evitare che i cittadini paghino un ticket errato, le aziende sanitarie hanno messo a punto iniziative specifiche volte a facilitare l’adempimento richiesto ai cittadini, con l’avvio della prescrizione elettronica voluta a livello nazionale e in via di implementazione.
Attingendo alle informazioni della banca dati del Sistema tessera sanitaria dell’Agenzia delle Entrate e della banca dati degli assistiti, ogni azienda sanitaria ha rilevato i nominativi che risultano privi di codice di fascia assegnato. Questi cittadini riceveranno, se già non l’hanno ricevuta, una lettera da parte della propria azienda sanitaria, con allegato il modulo per l’autocertificazione, così da facilitarne la restituzione all’Asl di riferimento. L’assistito potrà inviare il modulo compilato e la copia di un documento di identità, avvalendosi di una delle modalità indicate nella lettera stessa. Se il cittadino ha fatto l’autocertificazione o utilizza un Isee in corso di validità, non è tenuto a fare niente e non dovrà tener conto della lettera.
Questi i codici relativi alla diverse fasce di reddito; ERA: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale inferiore a 36.151,98 euro; ERB: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale da 36.151,98 a 70.000 euro; ERC: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale da 70.000 a 100.000 euro.
Per ulteriori chiarimenti è attivo il numero verde regionale 800 556060 oppure si può visitare il sito: www.regione.toscana.it/salute oppure scrivere una mail a ticket.sanita@regione.toscana.it
Davide Lazzini
18 settembre 2014