YouTube da il via ai canali a pagamento, da 99 centesimi al mese per film e serie Tv
Una grande rivoluzione sta per coinvolgere il web con YouTube.
Già qualche giorno fa, il colosso della condivisione video ha annunciato attraverso il suo blog il lancio dei nuovi canali a pagamento per la visione anche di film e serie Tv, un progetto che per il momento è riservato solo ad un numero ristretto di partners. Attualmente sono solamente 30 gli editori che stanno sperimentando il nuovo sistema per un totale di 53 canali nessuno visibile dall’Italia.
Il costo degli abbonamenti a quanto pare partirà da 0,99 dollari (poco più di 0,75 centesimi in euro) e ogni canale consentirà ad ogni utente di effettuare un periodo di 2 settimane di prova gratuita. Un unico abbonamento potrà essere utilizzato da ogni utente visualizzare i canali a pagamento non solo su computer, ma anche su tablet e smartphone.
Un progetto che dovrebbe far tremare gli attuali sistemi di pay per view! Poter vedere le serie preferite, i film, ovunque e in alta definizione potrebbe attivare un nuovo sistema di consumo di questo tipo di materiale e perché no, mettere anche in difficoltà i sistemi di pirateria. Ma questo potrebbe anche favorire la produzione di nuovi format più funzionali per essere fruiti su una piattaforma di videosharing.
Questa evoluzione non dovrebbe tuttavia sconvolgere il sistema ordinario di come siamo abituati a pensare YouTube, cioè quello legato ai contenuti amatoriali che ne hanno decretato il successo planetario e che ha lanciato molte nuove proposte e personaggi, ma in questo modo YouTube potrebbe diventare anche una possibile alternativa alla televisione tradizionale.
Oggi ci sono piu’ di un milione di canali che generano profitti attraverso Youtube e come hanno comunicato sul blog, “una delle richieste più pressanti che abbiamo ricevuto è di garantire più flessibilità nella monetizzazione e nella distribuzione dei contenuti. Questo e’ solo l’inizio“. Molti editori e vlogger saranno già eccitati all’idea immaginando nuovi orizzonti di business.
Google negli ultimi anni ci ha abituati a grandissime trasformazioni, probabilmente ora siamo dentro una di queste.
11 maggio 2013