‘FRATTO_X’: Antonio Rezza genialità (in)compresa

Al Teatro Vascello va in scena lo spirito, la consapevolezza e la graffiante e ruggente personalità di Antonio Rezza: dissacrante, provocatorio, ingenuamente auto parodistico artista che intelligentemente non si – ci prende troppo sul serio. Questo sino ad arrivare a smentire tutto ciò, a gettare completamente all’aria ogni pensiero relativo alla sua persona, sconvolgendoti con la sua genialità e la sua privata visione del mondo, di ciò che lo circonda, delle contraddizioni, delle idiosincrasie di questo mondo convulso, 2.0, a tratti (in) concepibile… Rezza è un’artista sensibile che indossa la maschera dell’arrogante, i panni del provocatore, del cinico e beffardo umiliatore: e mentre lo fa, mentre compie un assassinio dell’anima in giacca, cravatta e bon ton che indossiamo, ci getta fumo addosso che però nasconde un arrosto caldo, piccante, proibito. Dannato. La verità. Ossessione, quest’ultima, che da secoli fa parte dell’uomo, che a sua volta fa / dà di tutto pur di trovarsela di fronte, sol per poi, spesso e volentieri, ripudiarla come il peggiore dei suoi figli scellerati. Rezza è questo, e molto altro. Sul palco si muove, si sbraccia, salta, s’arrampica, sale e scende in un caleidoscopio di emozioni, di situazioni, di dialoghi lancinanti a cui a stento riesci a far fronte, tanta la potenza emanata nell’atto. Tra metafore, figure retoriche e parallelismi, va in scena un atto dovuto, una espletatio sentita grazia a cui l’artista made in Novara, qui sul palco assieme ad Ivan Bellavista, imbastisce una performance significativa, vibrante, possente. Tutto partendo dalla “semplice” domanda: si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? L’habitat Fratto_X (ideato / costruito / immaginato sapientemente da Flavia Mastrella, sodale compagna artistica di Rezza) è un impeto da suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire, di fare. A chi ci chiede perché andare a vedere Rezza, possiamo benissimo rispondere riprendendo le sentite parole di Osvaldo Guerrieri: «Riuscireste a immaginare la metafisica spiegata da Achille Campanile? Se ciò potesse accadere, il suo folle effetto si avvicinerebbe all’ultima creazione teatrale di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, e cioè a una stralunata rappresentazione dell’Uomo alle prese con il puro Assurdo.». Ecco dunque cos’è questo Fratto_X… Uno spettacolo sulla, della, nella vita. Assurda. Classe 1965, Rezza da sempre mente libera e ficcante, è un’artista a tutto tondo: scrittore, attore, regista e sceneggiatore, egli esprime l’arte a suo modo, donandoci spunti di riflessione sul quotidiano mai banali e cavalcando un’onda emotiva privata che travolge lo spettatore. Spettatore che talvolta risulta sgomento, di fronte a tanta realtà, e talvolta finisce per sentirsi in colpa, cosa che l’artista novarese dona a piene mani, riscattando così l’anima sopita del pubblico unitamente al senso quotidiano di sconfitta che ci – lo accompagna da un po’ di tempo a questa parte. Non è per tutti, Antonio Rezza. Questo è vero… Ma… saprete abbattere le barriere, gli schemi mentali, i muri sicuri dietro cui capita di ripararsi, abbracciando la realtà, spesso amara, della vita, grazie alla sua voce?
Info:
FRATTO_X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
un Habitat di Flavia Mastrella
produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello Roma Fondazione TPE
In scena dal 20 al 31 Dicembre presso il Teatro Vascello.