‘Così Rossi che più Rossi non si può’, per fortuna che c’è Riccardo!

«Rossi c’è! Rossi c’è!» urlava un famoso telecronista sportivo durante i Moto GP. Viene da dirlo anche quando il sipario cala, la luce è off ed il pubblico, per un solo istante, dopo aver partecipato per tutto lo spettacolo animatamente, si raccoglie in silenzio. Prima dell’applauso. Prima dei fischi – di approvazione. Prima delle urla – di giubilo. Rossi c’è. E per fortuna, c’è da aggiungere! Attore, regista, autore, doppiatore, scrittore… cosa non è nelle corde del Riccardo nazionale? Nello spettacolo che va in scena, dal 15 al 20 Novembre nella splendida cornice del Teatro Olimpico, e che è un vero e proprio one man show, Riccardo è il Re del palco che calpesta con leggiadria e vivacità, sbracciandosi ed emanando sincerità e donando verità a piene mani. Grida, suda, si irrigidisce, e poi scocca la freccia, il dardo che colpisce al cuore il pubblico. La stoccata finale. O meglio… Quella che tu pensi sia l’ultima. Il colpo da ko. Ma Riccardo invece continua, prosegue in un percorso personale che condivide col pubblico, perché lui è parte del pubblico, parte di noi, italiano vero e romano verace. Pregi e vizi di un’umanità (italiana) confusa e sull’orlo perenne di una crisi di nervi. Umanità “italica” che per ora si “accontenta” di quella economica ma che si sta dando da fare per abbracciare anche quest’ultima. Riccardo condivide con noi tutto questo e molto altro: shakera un mix di manie, egocentrismo e frasi a doppio senso, figlie di un tempo difficile, quello odierno. Tempo fatto di idiosincrasie, dubbi, incertezze che per bocca sua si acciambellano l’una sull’altra, mentre l’attore ci mostra di non perdere di vista le cose che contano, con un occhio rivolto al passato ed uno al futuro. Ma con i piedi nel presente. Un’analisi coraggiosa in un tempo in cui la verità provoca allergia e non trova asilo da nessuna parte. Ma Riccardo è vero. E sale sul palco. E recita la verità, scoperchiando quel vaso di Pandora il cui contenuto però, segreto non è. Perché noi, dentro, nell’anima, sappiamo già cosa c’è al suo interno. Ma l’esigenza di “purificarsi” sorridendo è più forte di noi, così, incuriositi dall’atteggiamento dell’attore / autore romano e dalla sua spiccata veracità, cediamo e, assieme a lui, compiamo questo viaggio visceral-emozionale sino ad arrivare alla fine, al termine di uno show che odora di sublime autenticità. Riflettere sorridendo. Sorridere riflettendo. Rossi c’è. Rossi ci sarà. Oggi, domani e dopodomani. Come satiro e baluardo della verità. Mai volgare. Mai scurrile. Mai trash. Sincero. Vero. Onesto. Sino all’ultima parola. Sino all’ultimo ricordo. Sino all’ultimo sketch. Per fortuna che c’è Riccardo!
Un plauso particolare va alla scenografia, minimal ma significativa. E alle musiche, che ben si adattano alla situazione messa in scena dal Rossi nazionale.
Ancora in scena fino al 20 novembre al Teatro Olimpico.
Scheda tecnica:
Cast: Riccardo Rossi
Scritto da Alberto Di Risio e Riccardo Rossi
Regia: Alberto Di Risio
Produzione: AB management