Oliva Denaro al Teatro Parenti: una brocca rotta foriera di libertà
Sta facendo il tutto esaurito lo spettacolo Oliva Denaro al Teatro Franco Parenti di Milano dal 3 al 14 Luglio 2024. Non solo per la forza e generosità recitativa di Ambra Angelini nella trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo di Viola Ardone.
É che questo testo, riadattato e diretto da Giorgio Gallione, parla ad un’Italia che si sorprende ad essere suo malgrado ancora inconsapevolmente impantanata in un tracciato patriarcale che credeva superato.
E immersa in paludamenti sociali moralistici. Gli stessi che, sino al 1996 meno di trenta anni fa, consideravano lo stupro solo come reato «contro la morale» e non contro la persona abusata. E sino al 1981, vedevano nel matrimonio, il sacramento capace di estinguere il reato di sequestro di persona e stupro. E riparare l’onore.
Perché “la femmina è una brocca. Chi la rompe se la prende!”
Quella che Ambra Angiolini racconta, anche contorcendosi dal dolore, è infatti la storia vera di Franca Viola, una giovane ragazza non ancora maggiorenne e della sua famiglia.
Nel 1966, ad Alcamo, in provincia di Trapani, fu rapita, affamata, chiusa in una stanza buia, stuprata dal giovane Filippo Melodia affiliato ad un clan mafioso. Ma tutte le citate “azioni” erano, per società, morale e giustizia basata sul codice Rocco, fatte a scopo di matrimonio. Quindi il matrimonio riparatore avrebbe ricomposto tutto.
Franca Viola, Oliva sul palco, con l’appoggio dei genitori, nel processo contro lo stupratore fu la prima donna a dire No. No ad un matrimonio che non avrebbe cancellato la vergogna. “L’onore, disse la giovane donna, lo perde chi le fa certe cose non chi le subisce”.
Quel No, come scrisse Montanelli era però molto di più: un No contro un sistema di rapporti basato sulla sopraffazione del maschio sulla femmina, su tabù e feticci, pilastri di una società arcaica.
Ambra Angiolini esile e flessuosa, è la giovane Oliva ancora piena di sogni prima che il mestruo la renda “impettita” e preda di sguardi prevaricatori maschili. Crescerà presto, ed insieme a lei anche i suoi genitori.
Sullo sfondo un’Italia a due velocità. Le canzoni interpretate da Mina che risuonano in scena, come Città vuota, Nessuno, Soli, Mi sei scoppiato dentro il cuore, Renato, raccontano di libertà femminile, di emancipazione, di uguali diritti.
Ma nella parte d’Italia dove vive Olivia, la donna è ancora considerata oggetto, una brocca appunto, che se non sgrava, si ammala di nervi e se è istruita non è seria. Un giunco che deve chinarsi al volere e alla violenza dell’uomo, aspettando che passi la pena.
I semplici oggetti di scena di Guido Fiorato, grandi casse di legno con spighe, arbusti e frutti, rievocano un ambiente agreste. Le luci di Marco Filibeck, fanno ombra nei momenti più bui.
La finestra cieca che vediamo in alto a sinistra, ricorda la condanna di molte donne sposate ad una vita di reclusione e di violenza. Le composizioni musicali a cura di Paolo Silvestri arricchiscono lo spettacolo.
Oliva Denaro fa parte della ricca rassegna estiva del Teatro Franco Parenti che prosegue tutto luglio e settembre.
Ricordiamo inoltre per chi volesse “Imparentarsi” col Teatro Parenti, La Promo Estate fino al 31 Agosto 2024, con disponibilità limitata. Tante le tipologie di abbonamento. Tra tutte, l’abbonamento libero e nominale a 10 spettacoli a scelta su tutto il cartellone da Ottobre a Luglio 2025, valido per posti dal settore B a 180€ (18€ a spettacolo), coppia (10×2) 360€ (18€ a spettacolo).
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14, Milano
Oliva Denaro
Ambra Angiolini
dal romanzo di Viola Ardone
drammaturgia Giorgio Gallione
in collaborazione con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
disegno luci Marco Filibeck
musiche a cura Paolo Silvestri
produzione Agidi – Goldenart Production
Un ringraziamento speciale al Teatro Giuditta Pasta di Saronno che ha ospitato l’allestimento dello spettacolo.
Con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo
Durata: 1h 20’