La Sparanoia, un battesimo rivoluzionario
Spara su tutto e tutti Sparanoia, ideato e scritto da Niccolò Fettarappa in scena con Lorenzo Guerrieri con cui firma anche la regia in scena al Teatro Parenti di Milano sino al 10 marzo 2024.
Sul palco, uno stendino che diventa oggetto metafisico e i due attori vestiti con pantaloni e camice grige topo. E grigio è lo scenario giovanile che tratteggiano con ironia e ilarità, aiutandosi con oggetti e piccoli travestimenti.
Sparanoia comincia con un telegiornale preceduto da un urlo straziante. Perchè le notizie sono tutte di m…
A cominciare dall’anagrafica: Fettarappa sta per compiere trenta anni. Poi la sinistra è morta o quantomeno in prognosi riservata e si perde in disquisizioni tra quinoa e lievito madre sotto il sole di Capalbio. La Digos ha preso l’impegno civico di dare botte a tutti. Così come la polizia, anche se preserva un lato materno ed indulgente.
Vogliamo poi parlare del problema dei giovani? Sono giovani e vogliono fare sciopero e assemblee. Ma pretendono la merenda e sono ossessionati dai succhetti in brick che chissà poi, dovendo fare l’indifferenziata, dove si dovranno buttare.
Sognano la lotta di classe, ma hanno un pugno piccolo, non quello forte cileno. Quindi finisce che la fanno per gioco, per scherzo, per finta, chiusi negli sgabuzzini. Proprio come vuole la società.
Certo qualcosa si muove a sinistra, ma si riduce sempre a droga, degrado, movida e qualche pasticchetta. Perchè se non c’è lavoro, non c’è stipendio, nè casa, e neanche vita. Solo frustrazione.
Passano allora dal letto di casa, al lettino della psichiatra.
Dalla mamma drone quindi, implicata nella trattativa Stato-Madre, a farsi di farmaci.
Qualcuno è vero, arriva ad uscire e, con l’intento rivoluzionario, „si fa“ il metro quadro. Un loculo abitativo dove l’armadio, il letto, la scrivania si sovrappongono. Ci doveva essere anche l’anticamera ma, anche se la casa nasconde ma non ruba, quella proprio non si vede!
Adorno, la Scuola di Francoforte, il muro di Berlino, i comizi, sono echi lontanissimi e a tratti nostalgici ma incapaci di garantire confort e sicurezza cui questa sinistra ciccia pasticcia sembra anelare.
E allora meglio sparare su tutto e su tutti, anche sugli spettatori in sala, con grandi pistole ad acqua.
É con questo battesimo rivoluzionario che diverte molto il pubblico che si chiude Sparanoia. Uno spettacolo che parla per coriandoli, per frammenti che sembrano stelle filanti lanciate in aria, chicchi di riso gettati a mezz’aria tra il serio e il faceto. Ma che ricadono a terra con un tonfo sordo e amaro.
Teatro Franco Parenti
Biglietteria
via Pier Lombardo 14, Milano
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
La Sparanoia, Atto unico senza feriti gravi purtroppo
progetto ideato e scritto da Niccolò Fettarappa
regia Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri
contributo intellettuale di Christian Raimoproduzione Sardegna Teatro – Agidi
con il sostegno di Armunia Teatro, Spazio Zut, Circuito Claps, Officine della cultura
Rassegna La nuova scena a cura di Natalia Di Iorio durata: 1h 15’