Giro di Slovenia: Italia sugli scudi!

Il Giro di Slovenia, durato quattro giorni, dal 19 al 22 giugno, ha visto sulle sue strade una grandissima Italia. Tolto il prologo iniziale, i corridori azzurri sono riusciti a conquistare tutte e tre le restanti prove in linea, ma non a vincere la classifica generale, che invece è andata al portoghese Tiago Machado (Team NetApp), capace di mettere in fila il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) e il nostro Matteo Rabottini (Neri-Alé) grazie al quarto posto nel prologo iniziale e al secondo nella terza tappa, decisiva per la generale.
Quello in Slovenia è stato il Giro delle prime volte per gli splendidi ragazzi della Bardiani Csf. Nella seconda frazione, infatti, è arrivata la prima attesa vittoria tra i professionisti per Sonny Colbrelli, dopo tanti piazzamenti che più di una volta avevano lasciato l’amaro in bocca al giovane azzurro. Il giorno dopo, la Bardiani ha festeggiato la prima volta anche per Francesco Manuel Bongiorno, bravissimo nel battere nettamente in volata Tiago Machado e nel mettersi alle spalle la brutta esperienza vissuta sullo Zoncolan, al Giro d’Italia, quando uno spettatore lo costrinse a mettere piede a terra, togliendogli la possibilità di giocarsi la vittoria finale con il compagno di fuga Michael Rogers.
Dopo un opaco Giro d’Italia, nell’ultima tappa andata in scena oggi Elia Viviani (Cannondale) è tornato al successo, sprintando sul giovane classe 1992 Eduard Grosu (Vini Fantini-Nippo) e su Michael Matthews (Orica GreenEdge), prima maglia di leader in questo Giro di Slovenia.
I due giovani talenti della Bardiani non hanno nascosto la loro felicità dopo il primo centro tra i pro. Se Colbrelli ha parlato di grande liberazione, Bongiorno non ha trovato le parole per esprimere la propria felicità: “è difficile descrivere cosa sto provando, la prima da professionista è veramente qualcosa di unico e irripetibile.”
Giacomo Di Valerio
22 giugno 2014