Giro d’Italia, 2° tappa: Kittel polverizza la concorrenza

Prima tappa in linea, prima volata per i velocisti e prima vittoria per Marcel Kittel (Giant-Shimano). Il biondo tedesco ha colto il successo con una progressione devastante di circa 250 m, dimostrando di essere il velocista più forte del momento nel panorama mondiale. Secondo, a due biciclette di distanza, Nacer Bouhanni (Fdj), terzo il nostro Giacomo Nizzolo (Trek). Ai piedi del podio Elia Viviani (Cannondale) e Roberto Ferrari (Lampre). Michael Matthews (Orica GreenEdge) è il nuovo leader della generale grazie ai migliori piazzamenti ottenuti rispetto a Svein Tuft, suo compagno di squadra. Maglia azzurra per Maarten Tjallingii (Belkin) e rossa per Marcel Kittel.
La tappa, Belfast – Belfast di 219 km, è adatta ai velocisti. Due gran premi della montagna di quarta categoria mettono sulla spalle di Maarten Tjallingii la prima maglia azzurra del Giro. L’olandese della Belkin si lancia all’attacco insieme ad Andrea Fedi (Neri Sottoli), Romero Corredor (Team Colombia) e Sander Armee (Lotto Belisol). I fuggitivi guadagnano fino a 7’20” sul gruppo, guidato dagli uomini della Orica GreenEdge. Il loro vantaggio, però, scende inesorabilmente, come sabbia in una clessidra, e Tjallingi è l’ultimo ad arrendersi, con la lingua di fuori e le gambe di legno, a poco più di 3 km dal traguardo.
A questo punto, le squadre dei velocisti si organizzano per guidare i capitani nella migliore posizione possibile del plotone. Il finale non è semplice: l’ultima curva è posta a 270m dal traguardo. Marcel Kittel non è nelle primissime posizioni del gruppo, e affronta quest’ultima svolta intorno alla decima posizione. Da qui inizia il capolavoro del tedesco, che si alza sui pedali sfoderando una potenza fuori dal comune. Nacer Bouhanni viene letteralmente polverizzato dal biondo della Giant-Shimano, giunto sulla linea d’arrivo battendosi i pugni sul petto. Semplicemente non c’è stata storia.
Giacomo Di Valerio
10 maggio 2014