Liegi-Bastogne-Liegi: vince Gerrans. Beffato Caruso!

Grande, grandissima beffa purtroppo per l’Italia alla centesima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, vinta in volata dall’australiano della Orica GreenEdge, Simon Gerrans. Per il podio, il solito Alejandro Valverde (Movistar) ha preceduto il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma Quick Step). Nessuno dei due è riuscito a impensierire minimamente il campione australiano negli ultimi metri di corsa. Quarto, uno sfortunatissimo Giampaolo Caruso (Katusha), ripreso a meno di 100 m dall’arrivo, e quinto un altrettanto sfortunato Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), compagno di fuga dell’uomo Katusha. Grande prova anche per Matteo Bono (Lampre), in avanscoperta per più di 200 km.
Al km 20 della corsa sono in sei i coraggiosi ad andare in fuga: Lang (IAM), Koch (Cannondale), Venter (Mtn-Qhubecka), Bono (Lampre), Jacobs (TopSport) e Minnard (Wanty Group). L’andatura veloce porta via tante energie preziose agli uomini più attesi, che si marcano stretti. Philippe Gilbert (BMC) è un incubo per tutti, soprattutto perché l’asfalto è completamente tappezzato dalla scritta Phil, ripetuta fino alla nausea dai suoi tanti fans. Joaquim Rodriguez (Katusha), perseguitato dalla sfortuna, è costretto al ritiro, così come Alberto Rui Costa (Lampre), coinvolto in una caduta. Nessuna seria conseguenza fortunatamente per il campione del mondo. Entrati nella zona calda della corsa, con la Cote de la Redoute, in realtà succede poco e niente. Nessun big riesce a fare davvero la differenza; così Julian Arredondo (Trek) e Domenico Pozzovivo provavano ad approfittarne sulla Cote de la Roche aux Faucons, purtroppo per loro senza successo. Il gruppo si avvia compatto verso il Saint Nicolas, la salita degli italiani. Giampaolo Caruso e Domenico Pozzovivo sentono il richiamo della patria, e riescono ad avvantaggiarsi sugli altri big. A 5,5 km dal traguardo, possono gestire circa 12”.
L’azione dei due italiani lascia ben sperare, perché quel che rimane del gruppo fatica ad organizzarsi. All’ultimo chilometro di corsa, in leggera salita, per Caruso e Pozzovivo è fatale la tirata degli uomini Orica, in appoggio al loro capitano Gerrans. Daniel Martin (Garmin), campione in carica, prova nuovamente ad anticipare i nemici di giornata con uno scatto bruciante. L’irlandese della Garmin, purtroppo, cade all’ultima curva della corsa, mentre Gerrans, seguito da Valverde e Kwiatkowski, si avvia a riprendere prima Pozzovivo e poi Caruso, a meno di 100m dalla conclusione. La beffa per l’italiano della Katusha, ultimo ad arrendersi, è davvero grande e tanta è stata la sua commozione subito dopo la linea del traguardo.
Giacomo Di Valerio
27 aprile 2014