Il ciclismo torna in scena dopo la pausa invernale

Dopo lunghi mesi di assenza dal panorama dello sport che conta, il grande ciclismo è pronto per tornare a calcare le scene, con il Tour Down Under (21-26 gennaio) in Australia, primo appuntamento del calendario World Tour, e con il Tour San Luis (20-26 gennaio) in Argentina. I ciclisti, alle prese con i primi appuntamenti dell’anno, sono attesi da subito alla prova costume, per vedere chi avrà mantenuto il peso forma, e chi si sarà invece concesso qualche stravizio di troppo.
Molti sono gli atleti che nel corso delle stagioni hanno scelto le confortevoli temperature dell’Argentina per iniziare a vedere i frutti della preparazione invernale. Infatti, il Tour San Luis, giunto all’ottava edizione, ha attirato negli anni un gran numero di ottimi corridori, tanto che nel suo giovane palmares, ciclisti come Vincenzo Nibali e Levi Leipheimer hanno inciso il proprio nome. Nel lotto dei partecipanti, quest’anno, figurano lo stesso Nibali (Astana), con al fianco Scarponi (Astana), e altri grandi campioni come Joaquim Rodriguez (Katusha) e Nairo Quintana (Movistar, atteso al Giro d’Italia). Non mancheranno nemmeno Carlos Betancur e Domenico Pozzovivo (Ag2r), i terribili colombiani del Team Colombia, e Jurgen Van Den Broeck (Lotto), pronto a rilanciarsi dopo le ultime deludenti stagioni. La differenza, ovviamente, sarà fatta dal livello di condizione fisica, determinante negli avvii di stagione. Anche la lotta per le vittorie di tappa sarà di primo livello, con Peter Sagan (Cannondale) alla caccia della prima vittoria in stagione insieme a Mark Cavendish e Tom Boonen assistiti da Alessandro Petacchi (Omega). Le speranze italiane sono riposte in Sacha Modolo, Damiano Cunego, Pippo Pozzato (Lampre), validi su terreni e arrivi diversi, Moreno Moser (Cannondale) e il campione italiano Ivan Santaromita (Orica).
In Australia, sperando che il caldo torrido conceda una tregua, i padroni di casa, capeggiati da Simon Gerrans (Orica), Cadel Evans (Bmc) e Richie Porte (Sky) sono pronti a contendere il primo gradino del podio al resto dei partecipanti. Da tenere d’occhio, sicuramente, il solito Robert Gesink (Belkin), mentre c’è molta attesa per Frank Schleck (Trek), dopo gli ultimi anni passati non esattamente sulla cresta dell’onda, e per Thomas Dekker (Garmin). Molto interessante il lotto delle ruote veloci pronte a giocarsi le poche volate a disposizione: Marcel Kittel (Shimano), già vincitore domenica del criterium di apertura della stagione in Australia, il solito Andre Greipel (Lotto), Josè Rojas (Movistar) e gli italiani Elia Viviani (Cannondale) e Roberto Ferrari (Lampre). Tanta curiosità anche per Rick Zabel (Bmc), figlio del grande Erik Zabel. A portare alta la bandiera italiana, ci penseranno, tra gli altri, Diego Ulissi (Lampre), Matteo Trentin (Omega), la colonia dell’Astana guidata da Enrico Gasparotto, e Fabio Felline (Trek) all’esordio nel World Tour. Non ci sarà Giovanni Visconti (Movistar), sfortunato nel riportare la frattura della tibia nel criterium di domenica scorsa.
Giacomo Di Valerio
20 gennaio 2014