Cannondale: 35 vittorie, 22 sono di Sagan!

Decisamente positivo il bilancio 2013 della Cannondale ProCycling, che ha chiuso l’annata agonistica con 35 vittorie e ben 42 podi. I tanti successi, quasi inutile dirlo, sono passati per la forza, l’esplosività e il talento fuori dal comune di Peter Sagan, lo slovacco classe 1990 che ha raccolto 22 primi posti, dimostrando una costanza di forma e di rendimento davvero invidiabile durante tutto il corso dell’anno. In generale, molto bene anche gli altri giovani. Male, invece, Ivan Basso, sfortunato a non poter prendere il via al Giro d’Italia, per una cisti perineale, e a ritirarsi alla Vuelta a España per ipotermia, durante la terribile quattordicesima frazione. Delusione anche per Moreno Moser, da cui ci si aspettava obiettivamente di più.
In tutta onestà, i 22 successi di Peter Sagan non sono solamente la conseguenza del suo infinito talento: in alcune occasioni, lo slovacco ha potuto contare su una formazione costruita interamente intorno a lui. La vittoria della settima tappa del Tour de France è stata la ciliegina sulla torta dell’immenso lavoro pedalato dai suoi compagni di squadra. Nel suo palmares, quest’anno, spicca anche la Gand-Wevelgem e molti secondi posti su cui alcuni esperti hanno puntato il dito accusatorio, senza rendersi conto di cosa è già riuscito a fare questo ragazzo di soli 23 anni. Nei prossimi anni, quei secondi posti potrebbero facilmente tramutarsi in vittorie.
Ottima anche la stagione di Alessandro De Marchi, al primo anno nel World Tour. Il ragazzo ha ottenuto una splendida vittoria nell’ottava tappa del Giro del Delfinato, arrivando in solitaria sul Col de Risoul, dopo una fuga, davanti a Chris Froome. Molto buona l’annata di Elia Viviani, classe 1989, autore di sei successi. Il corridore veronese si è sempre lanciato nelle volate, mancando però il successo di tappa al Giro d’Italia. Nel 2014 dovrà inevitabilmente fare un ulteriore salto di qualità, per poter giocarsi vittorie con le migliori ruote veloci del panorama mondiale. Bene anche Daniele Ratto, vincitore proprio della quattordicesima tappa della Vuelta a España, quella in cui Ivan Basso è stato costretto al ritiro.
Tante aspettative e pochi risultati per Moreno Moser, autore di un solo successo alle Strade Bianche, a Marzo. La vittoria del nipote di Francesco Moser aveva lasciato ben sperare per il proseguo della stagione, ma il corridore classe 1990 ha un po’ perso la bussola. Il talento c’è, senza dubbio, anche lui è atteso per un 2014 decisamente di un altro livello. Se alcuni dei giovani talenti Cannondale dovessero fare un salto di qualità nella prossima stagione, sicuramente i podi saranno molti di meno e le vittorie molte di più.
Giacomo Di Valerio
1 dicembre 2013