Caso Pantani: la madre Tonina: “Marco è stato fregato!”

A distanza di quasi 10 anni dalla morte di Marco Pantani, Il Pirata che ha infiammato i cuori di tutti gli appassionati di ciclismo con i suoi splendidi scatti in salita, la madre, Tonina Pantani, ha deciso di scrivere un libro, “In nome di Marco – la voce di una madre, il cuore di un tifoso”, insieme al giornalista Francesco Ceniti. Lo scopo è quello di fornire nuovi particolari riguardo la vicenda, ancora avvolta in più di qualche ombra, dell’indimenticato Pirata.
“Anche le persone hanno capito cosa è successo a Marco – ha dichiarato la signora Tonina a Repubblica – All’inizio ne ho sentite dire di tutte i colori, poi si sono resi conto di cosa è successo a Madonna di Campiglio, ossia che Marco è stato fregato: quel valore di 52 di ematocrito non era suo. Qualcosa non ha funzionato. Non posso affermarlo con certezza, ci vogliono le prove, ma io sono convinta che lì è successo qualcosa.” Nel libro, Tonina Pantani parla anche del famoso controllo avvenuto a Madonna di Campiglio, nel 2009, il quale non sarebbe stato conforme al protocollo Uci: “per lui era diventata un’ossessione il fatto della provetta sbattuta ripetutamente sulla sua faccia dal medico, che gli diceva: poi non dire che questa non è tua.”
Nel libro si alternano il punto di vista del tifoso, Francesco Ceniti, giornalista che ripercorre la vicenda sportiva del Pirata, e quello della madre Tonina, desiderosa di combattere per ricostruire la vicenda del figlio: “Lo dirò fino alla fine, io mi sto battendo per conoscere la verità, anche se mio figlio non me lo ridaranno mai indietro. È tremendo per una madre non sapere come è morto il proprio figlio. Già è purtroppo sapere che non c’è più, Marco mi manca, del ciclista non me ne frega nulla. In fondo, del ciclismo non me ne sono mai interessata più di tanto, ho iniziato a documentarmi solo dopo che Marco è morto.”
Giacomo Di Valerio
28 novembre 2013