Tour de France 2014: tanta salita e una sola cronometro!

È calato il sipario sul Tour de France 2014, al via il prossimo 5 Luglio da Leeds, in Inghilterra, con l’edizione numero 101 della corsa ciclistica più importante del mondo. I superstiti arriveranno a Parigi il 27 Luglio, dopo le consuete 21 tappe di rito e i due giorni di riposo a Besancon e Carcassonne. Particolare, assolutamente non trascurabile, ci saranno solo 54 km a cronometro, concentrati nella penultima tappa, Bergerac – Périgueux, prima della passerella finale, che nell’ultima edizione ha visto la sfilata in giallo di Chris Froome (Sky). In breve, Vincenzo Nibali può davvero farci un pensierino.
Gli scalatori possono decisamente gongolare, i passisti-scalatori, invece, è bene che inizino da subito a darci dentro con gli allenamenti in altura. Gli arrivi in salita saranno ben cinque (Planche des Belles Filles, Chamrousse, Risoul, Pla d’Adet e Hautacam), con le Alpi da scalare prima dei Pirenei, a fronte delle nove tappe di pianura che hanno decisamente risollevato il morale di Mark Cavendish & Co., e delle sei di media montagna, nervose e spigolose. Poche le salite storiche, con l’Izoard e il Tourmalet a tanti chilometri dal traguardo. A qualcuno degli uomini di classifica è caldamente consigliata anche una serie di allenamenti nelle zone del Belgio storicamente più rilevanti per il ciclismo: quelle sul pavé. Nella quinta frazione, molto affascinante e pericolosa, gli atleti partiranno da Ypres (luogo legato all’utilizzo, per la prima volta nella storia, di gas per scopi militari) alla volta di Arenberg, nei pressi della stra-famosa foresta di pietre: nove saranno i settori in pavé da percorrere, tra cui lo spettacolare Carrefour de l’Arbre. I distacchi tra i big potrebbero fioccare.
Le reazioni A prima vista, il Tour de France 2014 non sembra l’ideale per il campione uscente Chris Froome, che, infatti, ha preferito concentrarsi sulle note liete della prossima edizione: “Ci sono più tappe di salita rispetto allo scorso anno, ma anche una crono di grande livello, in cui si potranno fare grandi distacchi. Correre in Inghilterra, per me sarà un motivazione in più, qualcosa di cui andrò fiero.” Preoccupato per la prima settimana Nairo Quintana, secondo dell’ultima edizione: “sarà ancora più nervosa dello scorso anno. Sarà davvero importante avere una squadra forte negli ultimi giorni. L’ha buttata sul ridere, invece, il tedescone Jens Voigt, 42 primavere e 6 figli sulle spalle: “Ancora non sono sicuro di esserci per il prossimo anno. Comunque, Chris Horner ha dimostrato che anche dopo la soglia dei 40 anni si può andare fortissimo nel mondo del ciclismo. Se lui ha vinto la Vuelta, io posso vincere il Tour.” Nibali, per adesso, prende appunti.
Giacomo Di Valerio
24 ottobre 2013