Giro di Lombardia: grandissimo Rodriguez!

Se esiste una qualche forma di giustizia a sovrintendere le azioni umane, oggi era giusto che vincesse Purito Rodriguez, e così è stato. Il corridore della Katusha, delusissimo per il secondo posto al Mondiale di Firenze, ha conquistato il bis al Giro del Lombardia, proprio davanti ad Alejandro Valverde (Movistar), messo sotto accusa domenica scorsa per la sua condotta di gara. Terzo Rafal Majka (Saxo-Tinkoff). Ritirati Nibali, per una caduta, e Scarponi, per precarie condizioni fisiche.
Il Lombardia, l’ultima classica della stagione, non poteva che svolgersi sotto l’acqua quest’anno. Dall’inizio della stagione, passando per il Giro, la Vuelta e il Mondiale, i corridori hanno dovuto costantemente fare i conti con la pioggia. Ma quella di oggi per qualcuno non è stata solo l’ultima corsa del 2013, ma l’ultima in terra italiana da professionista. Marco Pinotti, infatti, vestirà dal prossimo anno, i panni del tecnico della Bmc: “Sono molto emozionato perché oggi saluto il ciclismo pedalato e lo faccio sulle mie strade. Ho ricevuto una proposta interessante per diventare tecnico della squadra per cui attualmente corro e, visto che non sono più un ragazzino, ho deciso di accettarla al volo”. Tanti auguri a Marco Pinotti!
La corsa si accende sul Muro di Sormano (1.920 m 15,8% max 27%), posto a 82 km dal traguardo. Nel gruppo nessuno accelera, ma la scrematura da dietro è davvero sensibile. Allo scollinamento, Rui Costa, alla prima con la maglia di Campione del Mondo, cede 32” dai migliori. Contador 55”. Il pistolero spagnolo aveva dichiarato che il Lombardia sarebbe stata la sua prima corsa del 2014. Consideriamola, invece, come l’ultima del 2013, per il suo bene. Nella discesa del Sormano si avvantaggiano Quintana, Valverde, Caruso, Gasparotto e Santaromita. Tra i cinque regna il disaccordo e dietro riescono a rientrare. Voeckler sfrutta il momento di disordine generale per tentare un’azione solitaria delle sue. Il coraggio non manca al francese, e nemmeno la gamba, visto che in cima al Ghisollo, penultima asperità di giornata, può contare su 3’11” di vantaggio. In gruppo, però, riescono finalmente ad organizzarsi, con i Katusha, i Saxo-Tinkoff e i Movistar a condurre l’inseguimento. Rui Costa si mette al servizio di Valverde, mentre l’ex Campione del Mondo, Philippe Gilbert fatica dall’inizio alla fine. Fa strano vedere il belga con la classica casacca della Bmc, epilogo naturale di una stagione disastrosa per lui. Negli anni passati ci aveva abituato prima alla maglia di campione belga e poi a quella iridata. Tanti auguri anche a Gilbert!
Voeckler, intanto, viene ripreso ai meno 11 km, e sulla salita di Villa Vergano, nel tratto più duro, è Joaquim Rodriguez a piazzare uno scatto irresistibile che sbriciola la resistenza degli avversari. Al suo inseguimento si portano Martin, Majka e Valverde. Quest’ultimo, stavolta, non aspetta di essere portato in carrozza fino all’arrivo, e in prima persona si lancia all’inseguimento di Purito. Ma anche questa volta il corridore della Movistar è costretto ad accontentarsi di un piazzamento, perché Rodriguez è irraggiungibile. Il bis al Lombardia è servito.
Giacomo Di Valerio
6 ottobre 2013