Vuelta a España: vittoria solitaria e maglia rossa per Chris Horner!

“Penso di poter vincere la Vuelta” aveva detto Chris Horner (Radioshack) dopo la sua vittoria sulle rampe del Mirador de Lobeira. Tutti quelli che avevano sorriso guardando la carta d’identità dello statunitense, che alla voce età recita 42 anni, oggi avranno iniziato a pensare che il nonno del gruppo forse è uno zio piuttosto arzillo, in grado ancora di poter dire la sua. Lo statunitense della Radioshack, infatti, ha stravinto anche sull’arrivo in salita di Alto de Hazallanas, staccando di netto tutti i pretendenti alla vittoria finale. Secondo al traguardo Vincenzo Nibali (Astana), a 48”. Terzo Alejandro Valverde (Movistar) a 1’02” insieme a Basso, Pinot e Rodriguez. Poco più indietro Roche, Anton e Pozzovivo. La maglia rossa torna nuovamente sulle spalle di zio Horner.
Si fa sul serio oggi alla Vuelta, con due Gpm molto impegnativi, Alto de Monachil (1^ cat., 8.5 km al 7.7%) posto a circa 25 km dall’arrivo e Alto de Hazallanas (HC Cat., 15.8 km al 5.5%, max 18%) come dessert finale da sciropparsi con le gambe già piene zeppe di acido lattico. Ad animare la tappa ci pensano in 10, tra cui il nostro Diego Ulissi (Lampre). Sull’Alto de Monachil, purtroppo per gli atleti già stanchi, in testa al gruppo si vede Fabian Cancellara: e quando la Locomotiva di Berna tira, i momenti felici in gruppo finiscono per tutti. Giunti sul Gpm, Diego Ulissi scollina al primo posto, con un vantaggio di 1’15” sui big. Per i fuggitivi, però, non ci sono possibilità di giocarsi la tappa: l’ultimo ad arrendersi è Marczynski, costretto a chinare il capo nel tratto duro dell’ultima ascesa (8 km costantemente sopra al 10%). I Movistar conducono le danze in gruppo per Valverde, il quale però nemmeno oggi riesce a piazzare la stoccata buona. Ripresi tutti i fuggitivi a 5 km dall’arrivo, è Chris Horner a piazzare lo scatto decisivo: questa volta non c’è nessun rispetto d’anzianità a placare la ricorsa di Nibali, Basso, Rodriguez, Valverde e Pinot. Gli inseguitori, i ragazzi del muretto, faticano a trovare l’accordo giusto e lo statunitense guadagna sempre di più. Gli spagnoli non sono molto collaborativi e Nibali, dopo qualche accelerazione, riesce a staccarsi dall’allegra combriccola, perdendo solo 48” da Horner. Ragazzi del muretto, non chiamatelo Nonno Horner.
Classifica di tappa
1 | C. Horner | Radioshack | 4h30’22” |
2 | V. Nibali | Astana | + 48” |
3 | A. Valverde | Movistar | + 1’02” |
4 | I. Basso | Cannondale | + 1’02” |
5 | J. Rodriguez | Katusha | + 1’02” |
6 | T. Pinot | Fdj | + 1’02” |
7 | N. Roche | Saxo-Tinkoff | + 1’10” |
8 | I. Anton | Euskaltel-Euskadi | + 1’25” |
9 | D. Pozzovivo | AG2R La Mondiale | + 1’25” |
10 | R. Majka | Saxo-Tinkoff | + 1’52” |
Classifica finale
1 | C. Horner | Radioshack | 40h29’14” |
2 | V. Nibali | Astana | + 43” |
3 | N. Roche | Saxo-Tinkoff | + 53” |
4 | A. Valverde | Movistar | + 1’02” |
5 | J. Rodriguez | Katusha | + 1’40” |
6 | D. Moreno | Katusha | + 2’04” |
7 | I. Basso | Cannondale | + 2’20” |
8 | T. Pinot | Fdj | + 3’11’ |
9 | R. Majka | Saxo-Tinkoff | + 3’16” |
10 | D. Pozzovivo | AG2R La Mondiale | + 3’28” |
di Giacomo Di Valerio
2 settembre 2013