Tour 1998-1999: la riesumazione
Dopo le anticipazioni dei giorni precedenti, la Commissione d’inchiesta del Senato francese ha reso noti i nomi di tutti i ciclisti che nel Tour de France del 1998-1999 assunsero doping. Una vera e propria riesumazione dei morti, e del morto, Marco Pantani, invischiato in questa faccenda. Che quegli fossero gli anni hippy del ciclismo, di doping libero, era chiaro già da tempo, che questa inchiesta abbia la sua utilità, emergerà forse solo a tempo debito. Tra i positivi dell’inchiesta figurano:
Andrea Tafi, Erik Zabel, Bo Hamburger (due volte), Laurent Jalabert, Marcos Serrano, Jens Heppner, Jeroen Blijlevens, Nicola Minali, Mario Cipollini, Fabio Sacchi, Eddy Mazzoleni, Jacky Durand, Abraham Olano, Laurent Desbiens, Marco Pantani (due volte), Manuel Beltran, Jan Ullrich (tre volte), Kevin Livingston (due volte).
Bisogna tenere presente che non ci sarà nessun cambiamento nella classifica del 1998, nessuna sanzione contrariamente a quanto avvenuto per i 7 Tour de France vinti dall’americano Lance Armstrong. Si può parlare di inchiesta svolta per ristabilire la verità storica, se gli si vuol trovare un valore, ma allora, alcune domande diventano sempre più insistenti: perché ora? Perché solo i corridori? Chi li ha coperti? La Repubblica riporta una frase inquietante, espressa da qualche tremebondo ciclista all’epoca dei fatti, che sola basta per far riflettere: “Tu hai solo 50 di ematocrito, dunque non corri.”
I genitori di Marco Pantani, intanto, hanno scritto giustamente qualche riga sull’accaduto: “Marco Pantani non è stato soltanto un grande campione che ha portato lustro e prestigio allo sport italiano ed all’Italia, è stato soprattutto una brava ed onesta persona. Marco è stato sottoposto a migliaia di controlli e non è mai stato squalificato. ll suo nome è finito illegalmente in quella lista.”
di Giacomo Di Valerio
24 luglio 2013