Tour de France: Froome non si ferma più, anche la cronometro è sua!
Era il favorito di giornata e ha rispettato pienamente il pronostico: Chris Froome vince anche la diciassettesima frazione del Tour de France, seconda e ultima prova a cronometro, con il tempo di 51’33”. Il keniano bianco, di giallo vestito, mette in fila Alberto Contador (51’42”) e Joaquin Rodriguez (51’43”) che scavalca Ten Dam (54’02”) in classifica. Malissimo anche l’altro olandese, Bauke Mollema, che con 53”42” perde ben due posizioni nella generale, scavalcato da Contador e da Kreuziger (51’56”). Non benissimo Quintana (52’44”), che riesce comunque a mantenere la 5° posizione in classifica e a consolidare la maglia bianca. Una nota d’obbligo è per Peraud, che ha corso con la clavicola destra rotta ed è stato costretto al ritiro per una scivolata proprio sulla spalla malconcia.
Seconda e ultima cronometro di questa 100° edizione del Tour de France. Il percorso di 32 km, da Embrun a Chorges, non è per specialisti puri, e lo dimostra sia il fatto che Tony Martin ha chiuso in 54’39”, a 3’06” da Froome, sia la velocità media del vincitore, di poco superiore ai 37 km/h, non proprio da classica prova contro il tempo. Nel tracciato bisogna infatti conquistare due Gpm, Cote de Puy-Sanières (6,4 km al 6%) e la Cote de Réallon (6,9 km al 6,3%). Di pianura neanche la puzza fino agli ultimi 1500 m della prova. Molto complicata la prima discesa, decisamente tecnica e con l’asfalto non in perfette condizioni. La cronometro è condizionata dalla pioggia, che inizia a scendere proprio nel momento in cui Van Garderen taglia il traguardo con il miglior tempo provvisorio. L’acquazzone rende ancora più insidiosa la discesa dal Sanières e più prudente l’azione dei corridori. Fortunatamente, quando spetta ai migliori della classifica darsi battaglia, le condizioni sono decisamente migliorate, e le strade quasi completamente asciutte. La danza della pioggia di Van Garderen non ha avuto gli effetti sperati.
Al 1° intermedio, posto in cima alla prima ascesa, Alberto Contador mette tutti virtualmente in fila, anche la maglia gialla, con 14’40”: Froome paga 2”, Purito Rodriguez ne paga 17”, 20” per Valverde e Kreuziger. Sprofonda a +50” Quintana, a +1’07” Mollema. Il pistolero spagnolo pedala veramente a tutta, alzandosi continuamente sui pedali: per lui il secondo o il decimo posto in classifica non fa nessuno differenza, per lui conta solo vincerlo questo Tour. Al secondo intermedio, sulla Cote de Réallon, dopo la temibile discesa e l’ultimo Gpm, Contador (38’24”) è sempre davanti a tutti, con distacchi più o meno invariati, mentre Mollema si inabissa ancora di più, a 1’53” dal pistolero. L’olandese della Belkin è in piena giornata nera.
Nel tratto finale il confronto tra Contador e Froome sembrerebbe pendere dalla parte dello spagnolo a causa della pioggia che condiziona in alcuni frangenti l’azione del keniano bianco. Nonostante questo, Chris Froome riesce comunque ad imporsi sul traguardo, con il tempo di 51’33”. La faccia di Contador è tutto un programma: il pistolero mastica veramente amaro, una vittoria sarebbe stata davvero importante per lui, soprattutto dal punto di vista psicologico. Possiamo comunque stare tranquilli, lo spagnolo renderà dura la vita al keniano già a partire dalla tappa di domani.
Generale: 1° Froome, 2° Contador, +4’34”, 3° Kreuziger, +4’51”, 4° Mollema, +6’23”, 5° Quintana, +6’58”, 6° Rodriguez, +7’21”, 7° Ten Dam, +8’23”, 8° Fuglsang, +8’56”, 9° Kwiatkowski, +11’10”, 10° Daniel Martin, +12’50”
Giacomo Di Valerio
18 luglio 2013