Gerrans vince al fotofinish! Ancora secondo Sagan!
La terza e ultima frazione in terra corsa costringe ancora Peter Sagan (Can) a chinare il capo, questa volta davanti a un grandissimo Simon Gerrans (Oge). La RadioShack di Jan Bakelants ha difeso strenuamente la maglia gialla conquistata ieri dal belga, su un terreno nervoso che ha nuovamente tagliato fuori dai giochi i velocisti. Domani il Tour ripartirà sul territorio continentale, non prima di aver detto un enorme grazie all’isola corsa, che ha reso accattivante l’inizio della 100° edizione della Grande Boucle.
Il percorso odierno, Ajaccio – Calvi, non contempla un metro di pianura, per la gioia incontenibile di Cavendish & compagnia bella. Per le ruote veloci del gruppo oggi è una giornata di imprecazioni e di sguardi nostalgici in riva al mare alla ricerca della Francia continentale, che tante gioia ha regalato loro. L’unica consolazione che possono permettersi riguarda la lunghezza – 145,5 km – del percorso. Immancabile in ogni appuntamento ciclistico, la fuga odierna è tentata da Gautier, Minard, Westra, Vuillermoz e dallo scatenato Clarke. La RadioShack è compatta in testa al gruppo per tenere chiusa la corsa. A Bakelants il giallo della sua maglia piace parecchio, anche se non poca ansia deve costargli. Dietro di lui, sia fisicamente che virtualmente, ci sono una miriade di suoi colleghi che farebbero carte false per sfilargli il simbolo del primato. D’altronde lo dice anche il proverbio: chi bello vuole apparire, un po’ deve soffrire.
La corsa si infiamma negli ultimi chilometri. Più o meno come nella tappa di ieri, a 13,5 km dal traguardo è posto un Gpm, quello di Marsolino (3,3 km, 8,1%), dove ci si aspettava qualche attacco. Il primo a riuscirci è Rolland, completamente vestito a pois, scortato dal compagno Malacarne. Il francese riprende Clarke, ultimo superstite, e conquista preziosi punti al Gpm, mentre Nieve e Nordhaug provano a farsi sotto. I corridori si fiondano in discesa, e si ripete la situazione già vista nella tappa di ieri: Chavanel prova ad evadere dal gruppo per regalarsi un successo di tappa, visto il compleanno festeggiato ieri. In un amen il francese si riporta su Rolland, seguito da Nieve e Nordhaug. Subito appare evidente che nessuno ha voglia di aiutare il festeggiato a impacchettarsi il regalo, e l’accordo tra i quattro è più o meno il seguente: Chavanel tira a tutta, gli altri guardano con interesse. Così il gruppo, sotto l’impulso della Orica e della Cannondale rientra sui battistrada e si prepara per la volata. Sagan si lecca i baffi del pizzetto e battezza la ruota di Gerrans: lo sprint è servito, lo slovacco esce dalla scia dell’australiano e lo affianca senza però riuscire a superarlo. Bravissimo Gerrans, bravissima la Orica. Caro Sagan, la barba non fa il filosofo!
Giacomo Di Valerio
1 luglio 2013