Impresa di Belkov a Firenze! Hesjedal perde terreno dai migliori!
Fuga da lontano, impresa servita. Maxim Belkov (Kat) ottiene la sua prima vittoria da professionista nella nona frazione del Giro d’Italia, Sansepolcro – Firenze, dopo 150 km di fuga (50 in solitaria). Secondo Betancur (Ag2r), terzo Pantano (Col). Nibali conserva la maglia rosa, Wiggins continua a tremare ogni volta che affronta una discesa con il bagnato e Hesjedal infrange qui i sogni di bissare la vittoria dello scorso anno, giungendo con 1’05” di ritardo dai migliori. In classifica ora è a 3’11” da Nibali.
Tappa veramente difficile quella odierna, con i Gpm di Passo della Consuma, Vallombrosa (1^cat), Vetta le Croci e Fiesole. I punti in palio per la maglia azzurra di miglior scalatore, dunque, sono tanti. Così Visconti (che vestiva la maglia) coglie l’occasione per andare in fuga, così come Pirazzi, diretto avversario. Con loro evadono dal gruppo anche Felline (And), Garate (Bla), Chalapud (Col), Pantano (Col), Mestre (Eus), Belkov (Kat), Petrov (Tst), Proni (Fan), Golas (Opq) e Ludvigsson (Arg). A complicare le cose ci si mette nuovamente la pioggia, che gioca ancora un brutto scherzo a Sir Bradley Wiggins
Arrivati al passo della Consuma, 2^ cat, inizia il siparietto tra Pirazzi e Chalapud, che ce la mette tutta per non farsi amici in gruppo. Di tirare, il colombiano, oggi come a Serra San Bruno con Di Luca, non ne vuole sapere. I due si avvantaggiano sugli altri dieci fuggitivi, ma procedono a strappi poiché non riescono a trovare l’accordo per andare via regolari. Giunti al Gpm, Pirazzi lancia la volata e passa per primo. Chalapud si arrabbia perché il laziale della Bardiani avrebbe chiuso un po’ troppo la curva ai 50 m dal passaggio. In discesa Belkov rientra sui due al comando, dimostrando di saper guidare benissimo la bici sul bagnato. Sul Gpm di Vallombrosa Chalapud prova ad andare via mentre Pirazzi è all’ammiraglia, ma il laziale riesce a rientrare comunque sul colombiano, che appena se ne accorge smette di pedalare per mandarlo avanti. Grazie ai vari battibecchi dei due, Belkov ne approfitta per non perdere troppo terreno. Appena si avvicina il Gpm Pirazzi si lancia nuovamente alla sua conquista, riuscendo a sfilare la maglia a Visconti. Dietro il gruppo transita a 6’23”. I big rimangono tranquilli anche a causa dell’acqua veramente fitta.
Nella discesa di Vallombrosa Belkov scende al doppio dei due litiganti e se ne va tutto solo, guadagnando fino a 3’30” sugli altri attaccanti di giornata che intanto si ricompattano. Bradley Wiggins dimostra ancora una volta di soffrire le discese bagnate, e si stacca dal gruppo. I suoi compagni lo aspettano, ma l’inglese fatica anche a tenere le loro ruote. Risultato: 1’ di ritardo dal gruppo. Per essere ancora più chiari: Wiggins è nel gruppetto con Cavendish, staccato in salita. Stranamente, nessuno cerca di approfittare delle difficoltà del capitano Sky, che così riesce a riconquistare le ruote del gruppo.
Sul Gpm di Fiesole, invece, è Hesjedal ad andare in panne. Risultato: +1’06” al traguardo dai migliori. Pantano e Ludvigsson sono gli unici a rimanere alle spalle di Belkov ma non riescono ad acciuffarlo: il russo si gestisce benissimo e ottiene la sua prima vittoria/impresa da professionista. Chi si rende protagonista di un simpatico malinteso, invece, è Betancur. Il colombiano scatta sulla salita di Fiesole e con un’ottima azione riesce a riportarsi, proprio nel finale, su Pantano e Ludvigsson. Lo svedese della Argos cede, Pantano lancia la volata ma viene superato da Betancur che, avendo la radio spenta, esulta al traguardo pensando di aver vinto. Pantano, terzo, se la ride di gusto.
Giacomo Di Valerio
12 maggio 2013