2° tappa Giro d’Italia: la corazzata Sky si impone a Ischia
Seconda frazione del Giro d’Italia, nessuna sorpresa anche oggi. Hanno vinto i più forti, hanno vinto gli Sky di Sir Bradley Wiggins. Secondi i Movistar, terzi gli Astana. Male i Garmin di Ryder Hesjedal, l’altra formazione accreditata per la vittoria finale; malissimo i Bmc. Maglia rosa per l’italiano della Sky Salvatore Puccio, classe 1989. Un sogno realizzato per il giovane scudiero di Wiggo.
Ischia – Forio, cronosquadre di 17,4 km. I corridori non avevano avuto modo di provare il percorso fino a stamattina. Solo alcuni direttori sportivi avevano potuto farlo, e su twitter nelle ore precedenti la tappa, trapelava lo stupore per la difficoltà della frazione. Nessun Gpm da superare, ma il percorso molto nervoso, con poca pianura e 4 salitelle, preoccupava e non poco. Per far bene bisogna veramente aver oliato al meglio ogni meccanismo di squadra. Queste prove a cronometro, infatti, esaltano, come nessun’altra disciplina riesce a fare, il gioco di squadra. Ci vuole tanto allenamento insieme, gli atleti devono essere più o meno tutti sullo stesso livello di preparazione, poiché il tempo sul traguardo viene preso al passaggio del quinto componente della squadra. Bisogna restare uniti dunque, essere in grado di comunicare senza dirsi una parola, per non perdere un attimo. Bisogna gestirsi insieme, regolare gli equilibri, capire chi far tirare in base al tratto di percorso aggredito. La minima distrazione può costare caro. Tutto deve essere perfetto. Il singolo è il gruppo, l’altro va sentito, percepito dal rumore della catena, dall’ombra sull’asfalto. Bisogna respirare all’unisono, sapere che la fatica che si prova è la stessa del proprio compagno. Il concetto di gruppo nella sua massima espressione sportiva.
Il percorso della seconda tappa del Giro d’Italia 2013, con 400 m di dislivello, un sali e scendi continuo in cui bisogna saper rilanciare l’andatura dopo gli strappi, ha esaltato le capacità del gruppo Sky. Su Twitter, prima della corsa, arrivano le foto del Bolide che Pinarello ha preparato per Wiggo. Bici fantastica, con aerodinamica perfetta, studiata in galleria del vento. Lo squadrone anglosassone si è mostrato subito molto concentrato, allestendo una sorta di gabbia per tenere lontano i curiosi durante il riscaldamento, cruciale per poter partire subito a tutta. Il rischio è quello di andare subito fuori giri nei primi 2,5 km di tappa, in leggera ma costante salita.
Il miglior tempo all’intermedio, posto a Casamicciola Terme dopo 7,9 km, se lo aggiudica la Movistar, con 10’10”. La Sky (10’ 12” all’intertempo – 22’05” finale) fa la differenza nella seconda parte del percorso, in cui bisogna affrontare le due salite più dure della cronometro, rifilando 11” alla Movistar (22’14”) e 16” alla Katusha (10’15” – 22’24”). I Garmin (22’30”), formazione di Hesjedal quotata per la vittoria finale, non rispetta le attese, perdendo moltissimo, troppo, dalla Sky: 25”. Nibali, con l’Astana (22’19”), perde solo 14” da Wiggins. Anche Scarponi, con la Lampre (ottimo 10’13” all’intertempo), chiude in 22’27”, perdendo 22” da Wiggo, più o meno come era nelle attese. Deraglia Evans, che perde 37” con la Bmc dalla Sky.
Per chiudere, alcuni tifosi hanno innalzato un bellissimo striscione sulla strada della crono: “Vinci con stile o perdi con onore. No al doping.” Wiggins, invece, dimostra di essere un vero Sir, rinunciando alle interviste per lasciare le luci della ribalta a Salvatore Puccio, nuova maglia rosa.
Giacomo Di Valerio
5 maggio 2013