Stop alle comproprietà, il Consiglio federale dice basta
Svolta epocale nel mondo del calciomercato italiano, il Consiglio federale riunitosi a Roma ha infatti eliminato l’istituto delle compartecipazioni dei calciatori. Dalla prossima sessione dei trasferimenti le società non potranno più acquistare giocatori in comproprietà, adeguandosi alla volontà dell’Uefa ed allineandosi a quanto già avvenuto in Francia e Inghilterra.
Il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha voluto comunque precisare che rimane la possibilità di rinnovare per un altro anno gli accordi già stipulati in precedenza, ma si tratta solo di una norma transitoria.
In realtà non tutti i club di Serie A erano favorevoli alla proposta della Federcalcio di abrogare le comproprietà, mentre Michel Platini, presidente dell’Uefa, ha accolto con soddisfazione questa svolta nel calcio italiano affermando che le compartecipazioni “Inibiscono la volontà di un calciatore di scegliere il suo destino. Agente e opachi investitori determinano patti e scelte”.
In aggiunta a questa grande novità relativa alle manovre di mercato, sono state anche ufficializzate le date delle prossime sessioni per i trasferimenti: dal primo luglio al primo settembre (fino alle ore 23) quella estiva e dal 5 gennaio al 2 febbraio quella invernale.
Matteo Ciofi
29 maggio 2014