Schwazer condannato a 3 anni e 6 mesi
Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato Alex Schwazer a 3 anni e 6 mesi a fronte dei 4 anni richiesti dal Coni, per la positività all’Eritropoietina riscontrata lo scorso 30 Luglio 2012, pochi giorni prima del debutto in gara dell’atleta altoatesino a Londra 2012. Il marciatore azzurro, quindi, potrà rientrare alle corse solo il 30 Gennaio 2016, all’età di 32 anni. In ogni caso, Schwazer non è affatto sicuro che tornerà a marciare, anzi, fa sapere che ritornerà solo se avrà la giusta serenità per farlo: “non si torna avendo dentro rabbia, ma solo se sei felice e con l’appoggio delle istituzioni.”
Ale Schwazer, intanto, ha già da tempo iniziato una nuova vita, iscrivendosi a un corso di laurea in Management e Turismo all’Università di Innsbruck. Quello che è importante sottolineare, per non permettere a nessuno di rovinare quanto l’atleta altoatesino ha regalato allo sport italiano, è l’oro olimpico di Pechino 2008, nei 50 km di marcia, conquistato in maniera pulita. Anche Schwazer, in quella lunga conferenza stampa dopo il fattaccio, si era preoccupato di ricordare: “le mie medaglie sono tutte pulite, quando ho vinto l’oro avevo i valori del sangue di un anemico.”
Nonostante i capi di accusa fossero molteplici – oltre la positività anche l’acquisto e il possesso di sostanze dopanti e la frequentazione con il dott. Ferrari (inibito dal Coni) – Schwazer sperava in una sentenza più clemente: “mi aspettavo una sentenza più favorevole. Vedendo l’esito ho invece la sensazione che questo mio caso sia diventato molto importante per delle persone che devono far vedere che l’antidoping esiste ed è severo. Non mi sono stati fatti sconti.” Schwazer potrebbe comunque partecipare alle Olimpiadi 2016 che si terranno a Rio de Janeiro.
Giacomo Di Valerio
23 aprile 2013