Gp d’Italia: Ricciardo riporta la Mclaren alla vittoria dopo nove anni. Incidente tra Verstappen ed Hamilton, ritirati entrambi

La guerra continua. Dopo il contatto di Silverstone tra i due pretendenti al titolo mondiale il conflitto è più aperto che mai e sfocia di nuovo in un’altra collisione. Solo che stavolta a rimetterci sono stati entrambi e la responsabilità in questo caso è quasi tutta di Max Verstappen. Ma andiamo con ordine.
Il Gran Premio d’Italia a Monza è uno dei pochi circuiti scelti per testare il format della sprint race del sabato al posto delle qualifiche, ovvero una mini gara di 18 giri il cui esito farà da griglia di partenza per la domenica. A decretare le posizioni di partenza per la sprint race è una mini qualifica al venerdì dove a partire davanti a tutti è Valtteri Bottas con la Mercedes, il quale vince la sprint race e in teoria la pole position ma il finlandese è costretto a partire dal fondo per il cambio di troppi elementi della sua power unit, quindi la pole va a Max Verstappen, arrivato secondo, davanti alle due Mclaren di Ricciardo e Norris e alla Mercedes di Hamilton che precede le due Ferrari di Leclerc e Sainz.
Pronti, via e subito Ricciardo supera Verstappen e si porta al comando mentre Hamilton sorpassa Norris e mette nel mirino Verstappen alla Variante della Roggia. Il duello tra i due pretendenti al titolo si fa subito caldo con l’olandese che tiene duro e porta verso l’esterno l’avversario che è costretto a tagliare la curva e perdere tempo finendo al quarto posto dietro a Norris. Al via Giovinazzi, ottimo settimo in qualifica, supera Sainz e alla Roggia affianca Leclerc che però si difende bene mentre l’italiano si scompone, finisce lungo e al rientro in pista si tocca con Sainz girandosi e colpendo il muretto. E’ subito safety car mentre dal fondo Bottas inizia la sua grande rimonta superando avversari su avversari. Alla ripartenza sembrerebbe tutto facile per Verstappen che davanti ha solo Ricciardo ma le due Mclaren oggi sono velocissime in rettilineo e Max fatica a prendere la scia dell’australiano. Stesso copione con Hamilton che non riesce a passare Norris mentre intanto Perez supera Sainz e si avvicina a Leclerc. Dopo dodici giri l’ordine è Ricciardo, Verstappen, Norris, Hamilton, Leclerc, Perez e Sainz. Verstappen è incollato a soli sette decimi da Ricciardo, ne ha decisamente di più ma la Mclaren è un missile sui rettilinei di Monza. Anche Hamilton ne ha decisamente di più di Norris e tenta il sorpasso alla Curva Grande, lo affianca ma la Mclaren resiste. Pochi giri dopo la ventesima tornata arriva il turno dei pit stop e Ricciardo si ferma ai box. Verstappen va in testa ma si ferma subito dopo al giro 24 e nello stesso momento Hamilton riesce finalmente a passare Norris. Il pit stop della Red Bull è un disastro, oltre 11 secondi e Max rientra in pista proprio dietro a Norris, il quale ha appena effettuato anche lui il pit stop. In testa va Hamilton davanti a Leclerc e Perez con i tre che non si sono ancora fermati ma al giro 26 anche Lewis rientra e anche qui il colpo di scena: anche la Mercedes sbaglia il pit stop, ben 4 secondi e l’inglese rientra in pista tra Norris e Verstappen. E’ subito duello in uscita dai box, Hamilton non lascia spazio in frenata alla fine del rettilineo e porta l’avversario verso l’esterno dove però Verstappen tenta di resistere colpendo il cordolo e perdendo il controllo della vettura che sale letteralmente sopra la Mercedes di Hamilton con i due che finiscono nella ghiaia. Le due vetture sono ferme e rimangono incastrate con la ruota posteriore della Red Bull che durante la collisione passa pericolosamente sopra il casco di Hamilton. La Red Bull è ferma sopra la Mercedes. Verstappen scende dalla vettura e si avvia ai box, Hamilton inserisce la retromarcia tentando di disincagliarsi ma non c’è nulla da fare ed entrambi sono costretti al ritiro.

Entra di nuovo la safety car per rimuovere le due vetture, la Ferrari di Leclerc è in testa e proprio in quel momento ne approfitta per fare il pit stop. Con un tempismo perfetto la Rossa del monegasco rientra in pista al secondo posto solo dietro a Ricciardo che è di nuovo leader della gara. Alla ripartenza dietro la safety car tutti hanno effettuato il pit stop e l’ordine è Ricciardo, Leclerc, Norris, Perez, Sainz e Bottas che è risalito dall’ultima alla sesta posizione. Appena la gara riprende, Norris attacca subito Leclerc che però resiste alla fine del rettilineo. L’inglese ci riprova subito alla Curva Grande e supera il ferrarista con un piccolo brivido pizzicando l’erba all’esterno. Al giro successivo Bottas supera Sainz mentre Leclerc, con una Ferrari che ha meno velocità degli avversari, è attaccato da Perez. Il monegasco resiste e il messicano taglia la chicane alla Roggia superandolo. La manovra è irregolare, la Red Bull dovrebbe ridare la posizione alla Ferrari ma Perez continua per la sua strada. La Ferrari di Leclerc finisce anche nel mirino della Mercedes di Bottas, Charles da tutto sé stesso e resiste anche qui alla prima chicane, cede la posizione e supera di nuovo il finlandese alla Roggia ma non c’è scampo, al giro successivo la Mercedes passa la Ferrari e ora per Perez è impossibile ridare la posizione poiché dietro di lui ora c’è Bottas. La frittata è fatta e la direzione gara commina al pilota messicano una penalità di 5 secondi da aggiungere a fine gara. In testa c’è ancora Ricciardo davanti a Norris, una doppietta Mclaren che non si vedeva da tempo immemorabile. L’inglese sembra averne di più e si incolla all’australiano che però dopo qualche giro lo stacca di nuovo ristabilendo il margine. A dieci giri dalla fine Bottas attacca Perez che è terzo ma è penalizzato e anche qui il messicano della Red Bull resiste cercando di limitare i danni della sanzione. Il sorpasso non riesce e Valtteri rimane dietro. A breve arriva il traguardo e Daniel Ricciardo vince il Gran Premio d’Italia dopo un digiuno che durava da Monaco 2018 quando guidava per la Red Bull. Una fantastica doppietta per la Mclaren, con Lando Norris al secondo posto, la quale riporta il team di Woking a vincere un gran premio per la prima volta dopo ben nove anni senza vittorie, un digiuno che durava dal Brasile 2012 con Jenson Button. Perez è terzo ma la penalità lo relega al quinto posto finale tra le due Ferrari di Leclerc e Sainz. Sul podio sale quindi Valtteri Bottas, per il quale durante il weekend è stato annunciato in suo ingaggio in Alfa Romeo al posto di Kimi Raikkonen, in procinto di ritirarsi a fine anno e oggi ancora assente per essere risultato positivo al Covid.
La lotta mondiale tra i due contendenti è invece finita ancora con un incidente che però questa volta ha eliminato entrambi. Le responsabilità maggiori le ha Verstappen poiché nonostante sia vero che Hamilton non gli abbia lasciato spazio, è altrettanto vero che lui era dietro e che per evitare l’incidente avrebbe dovuto alzare il piede. C’era ancora mezza gara da disputare e avrebbe potuto attaccarlo di nuovo nel rettilineo successivo. Siamo alle solite: Max Verstappen pensa che la sua aggressività induca automaticamente gli avversari a lasciargli spazio per paura di un incidente ma non tutti la pensano così, in particolare Hamilton che è un esperto di manovre al limite. Lewis aveva alzato il piede nel duello a inizio gara ed era dietro ma la seconda volta ha deciso, legittimamente, di non regalare nulla perché stavolta era lui ad essere davanti e toccava a Max alzare il piede. Invece Verstappen ha voluto resistere e lo ha pagato caro poiché ha colpito il cordolo a salsiccia che è molto alto, la sua vettura è saltata sul cordolo perdendo direzionalità ed è finita addosso all’avversario. In più quando è sceso dalla vettura non poteva non notare i segni della sua ruota posteriore destra che ha scavato un solco in alto sull’airscope della Mercedes e sull’halo vicino alla testa del pilota. Non ha detto nulla, non ha chiesto se il pilota era ok e si è allontanato. La dinamica dell’incidente è stata molto pericolosa e senza l’halo ora staremmo parlando di un esito ben più grave. Infatti la direzione gara ha deciso di penalizzare il pilota olandese di tre posizioni in griglia per il prossimo Gran Premio di Russia.
Ordine d’arrivo:
- Ricciardo (Mclaren-Mercedes)
- Norris (Mclaren-Mercedes)
- Bottas (Mercedes)
- Leclerc (Ferrari)
- Perez (Red Bull-Honda) terzo al traguardo, penalizzato per taglio di chicane
- Sainz (Ferrari)
- Stroll (Aston Martin)
- Alonso (Alpine Renault)
- Russell (Williams-Mercedes)
- Ocon (Alpine Renault)
- Latifi (Williams-Mercedes)
- Vettel (Aston Martin)
- Giovinazzi (Alfa Romeo)
- Kubica (Alfa Romeo)
- Schumacher (Haas)
- Mazepin (Haas) ritirato, motore
- Hamilton (Mercedes) ritirato, incidente
- Verstappen (Red Bull-Honda) ritirato, incidente
- Gasly (AlphaTauri-Honda) ritirato, sospensione
- Tsunoda (AlphaTauri-Honda) non partito, freni