Al via il 28 marzo in Bahrein, new entry Olanda e Arabia Saudita. Australia a novembre. Ufficiale il rientro del Portogallo. Torna anche Imola

Mancano sole tre settimane al via della prossima stagione di Formula 1. Per la settimana prossima è previsto l’inizio dei test pre-stagionali che si alterneranno tra il circuito di Barcellona e quello del Bahrein. L’ombra della pandemia sarà una costante anche nel 2021 ma per questa stagione è previsto il normale inizio per il mese di marzo come tutti gli anni, a differenza del 2020 che iniziò in piena estate a causa dei vari lockdown predisposti dalla varie nazioni. Con l’arrivo dei vaccini si è deciso che la stagione inizierà come di consueto in primavera e ad aprire le danze sarà il Gran Premio del Bahrein il 28 marzo. Non si inizierà quindi, come di consueto in Australia, poiché le autorità australiane hanno affermato di nutrire diversi dubbi sull’opportunità di organizzare l’appuntamento in quei giorni a causa degli effetti della pandemia. La gara di Melbourne è stata quindi spostata al 21 novembre, data che il governo australiano ritiene più consona per lo svolgimento. Sono previsti 23 appuntamenti ed anche quest’anno il calendario ha subito diverse modifiche, come dimostrato dal caso australiano, rispetto alla bozza iniziale. Alcuni paesi non se la sentono ancora di permettere lo svolgimento di una gara e ciò ha comportato il riempimento di alcuni appuntamenti lasciati vuoti con altri autodromi in altre nazioni, proprio come era avvenuto lo scorso anno con le gare al Mugello, Imola, Nurburgring e Portimão. Proprio l’appuntamento portoghese ha ricevuto l’ufficialità nella giornata di ieri da parte della FIA e di Liberty Media per ospitare il suo Gran Premio nel weekend del 2 maggio. La gara lusitana si unisce nuovamente all’appuntamento di Imola, previsto due settimane prima per il 18 aprile ed avrà luogo solo una settimana prima di quello in Spagna, in un’unica trasferta. Imola e Portimão vanno a colmare il vuoto lasciato dal forfait di Cina e Vietnam. La prima ha dichiarato nei mesi scorsi di non ritenere oppurtuno lo svolgimento della gara a causa dell’attuale situazione della pandemia mentre il Vietnam, oltre al Coronavirus, ha dovuto fronteggiare il terremoto scatenato dall’arresto del principale organizzatore del Gran Premio Nguyen Duc Chung, preso in custodia a causa di gravissime accuse di corruzione. Le novità assolute nel calendario 2021 saranno invece Olanda e Arabia Saudita.
Per l’Olanda si tratta di un ritorno poiché il circuito di Zandvoort aveva già ospitato per diversi anni la sua gara fino al 1985, anno dell’ultima edizione vinta da Niki Lauda su Mclaren-TAG Porsche. L’appuntamento si terrà nel weekend del 5 settembre, a ridosso di quello in Belgio della settimana precedente, in modo da sfruttare al massimo l’organizzazione logistica grazie all’estrema vicinanza dei due paesi. Il ritorno dei Paesi Bassi era previsto per lo scorso anno che però non avvenne a causa dello scatenarsi della pandemia di Covid-19 e del blocco della stagione in primavera. A favorire il ritorno della Formula 1 in Olanda è stata la popolarità di Max Verstappen, primo pilota olandese a rappresentare la sua nazione nella massima formula ad alti livelli.
Diverso invece il discorso per l’Arabia Saudita. L’entrata di questo nuovo paese nel circus è stata resa ufficiale sul finire della scorsa stagione ed ha generato diverse polemiche. Infatti il regime saudita è attualmente sotto accusa nella figura di Mohammed Bin Salman, il potentissimo principe ereditario che negli ultimi due anni è balzato al (dis)onore delle cronache internazionali per l’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, assassinato nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre 2018 da esponenti dei servizi segreti sauditi con la connivenza del personale diplomatico ed il coinvolgimento in prima persona del principe. Il riconoscimento ufficiale, da parte delle autorità statunitensi della responsabilità dell’omicidio da parte di Mohammed Bin Salman, non ha fatto altro che accrescere le polemiche già generate lo scorso anno. Tutto ciò fa il paio con la maxi-sponsorizzazione su tutte le gare del calendario 2020 e 2021 da parte del colosso petrolifero saudita Saudi Aramco, ovvero lo strumento principale nelle mani del contestato principe ereditario per realizzare il suo progetto geopolitico Vision 2030. Un elemento che va a cozzare nettamente con la visione sostenibile ed eco-friendly che la Formula 1 vuole dare di sé. L’appuntamento si terrà nel weekend del 5 dicembre a Jeddah, su una pista totalmente nuova che in questi mesi sta venendo costruita nelle forme di un circuito cittadino sul lungomare della città. Anche nel 2021 si arriverà quindi a gareggiare a ridosso del periodo natalizio.
Di seguito il calendario ufficiale 2021:
28 marzo – Sakhir – Bahrein
18 aprile – Imola – Emilia Romagna
2 maggio – Portimão – Portogallo
9 maggio – Barcellona – Spagna
23 maggio – Montecarlo – Monaco
6 giugno – Baku – Azerbaigian
13 giugno – Montreal – Canada
27 giugno – Le Castellet – Francia
4 luglio – Zeltweg – Austria
18 luglio – Silverstone – Gran Bretagna
1 agosto – Budapest – Ungheria
29 agosto – Spa-Francorchamps – Belgio
5 settembre – Zandvoort – Olanda
12 settembre – Monza – Italia
26 settembre – Sochi – Russia
3 ottobre – Marina Bay – Singapore
10 ottobre – Suzuka – Giappone
24 ottobre – Austin – Stati Uniti
31 ottobre – Città del Messico – Messico
7 novembre – Interlagos – Brasile
21 novembre – Melbourne – Australia
5 dicembre – Jeddah – Arabia Saudita
12 dicembre – Abu Dhabi – Emirati Arabi Uniti