Gp Ungheria: Hamilton domina, Mercedes imprendibile

Un’altra gara dominata dall’inizio alla fine. La pioggia nei primi giri poteva fa sperare a qualche rivolgimento ma così non è stato. Lewis Hamilton ha dominato il Gran Premio d’Ungheria dopo essere partito dalla pole position dall’inizio alla fine. L’unico colpo di scena dovuto alla pioggia è stato l’incidente di Max Verstappen nel giro di schieramento, ancora prima del giro di formazione, quando le vetture escono dai box per andare a posizionarsi in griglia. L’olandese è andato lungo all’ultima curva ed ha picchiato contro le barriere rompendo l’ala anteriore e la sospensione anteriore sinistra. Sembrava certo il ritiro ma Max è andato a posizionarsi sulla settima casella della griglia con la vettura danneggiata e li i meccanici Red Bull hanno fatto un vero e proprio miracolo, riuscendo a riparare la monoposto in pochissimo tempo e così Verstappen ha potuto partecipare regolarmente alla gara.
Le Mercedes avevano monopolizzato la prima fila nelle qualifiche, seguiti dalle due Racing Point con Stroll più veloce di Perez, e a seguire dalle due Ferrari di Vettel e Leclerc. Al via montano tutti gomme intermedie mentre le due Haas di Grosjean e Magnussen le cambiano per montare gomme da asciutto partendo dalla pitlane. Una scelta lungimirante dato che la pista è bagnata ma ha smesso di piovere. Infatti le due monoposto americane si ritroveranno in terza e quarta posizione durante la gara. Hamilton parte bene mentre Bottas ha un piccolo scatto prima del via per poi fermarsi subito dopo. Al via il finlandese parte male e si ritrova nel gruppo mentre Hamilton vola via salutando tutto e tutti fino a fine gara. A seguirlo da lontano nei primi giri è Stroll, mentre Verstappen guadagna il terzo posto già al primo giro davanti alle due Ferrari di Vettel e Leclerc. L’olandese supera Stroll nel corso del primo pit stop e rimarrà lì per tutta la gara, minacciato da Bottas solo nel finale dopo che il finlandese ha effettuato la sua rimonta in seguito alla cattiva partenza. Stroll conclude la gara con un ottimo quarto posto mentre delude il compagno Perez partitogli accanto, settimo al traguardo. Quinto posto per Albon dopo una cattiva qualifica, il quel supera Sebastian Vettel nelle fasi finali. La Ferrari è nettamente in difficoltà e porta a casa un sesto posto con il tedesco, autore di una gara accorta e determinata anche dalla sua volontà di montare gomme medie al posto delle morbide. Delude invece Leclerc, autore di una buona partenza e di due bei duelli con Bottas e Norris. Il primo dove la superiorità Mercedes è talmente evidente che il monegasco non può fare nulla mentre il secondo vede Charles vincitore dopo diversi ruota a ruota con il pilota Mclaren nelle retrovie. Il team sbaglia la strategia con le gomme montando pneumatici morbidi mentre Vettel si impone per gomme con mescola più dura. La strategia condanna Leclerc in decima posizione con le gomme alla frutta e a pochi giri dal termine, dopo diversi tentativi, arriva il sorpasso di Sainz che prende l’ultimo punto disponibile condannando il monegasco all’undicesimo posto senza punti. Nel dopo gara arriva anche la penalizzazione per la Haas di Magnussen, nono al traguardo con un’ottima strategia, a causa di aver violato le regole sulle comunicazioni radio nel giro di formazione (assurdo!). Il danese viene così classificato al decimo posto finale. Pessima gara per la Mclaren, la quale dopo la penalizzazione di Magnussen conquista un nono posto con Sainz mentre Norris, l’eroe della doppia trasferta in Austria, non va oltre il tredicesimo posto dopo una brutta partenza e un duello ruota a ruota con Leclerc.
Hamilton conquista quindi la seconda vittoria stagionale mentre la per la Mercedes è tre su tre. La superiorità delle frecce nere è più schiacciante dello scorso anno, la Red Bull attualmente è la seconda squadra più forte ma il gap dai tedeschi è abissale nonostante le acrobazie e le magie di Max Verstappen. Si preannuncia quindi una stagione stradominata in misura ancora maggiore rispetto allo scorso anno, dove Ferrari e Red Bull potevano puntare a vincere qualche gara. Quest’anno invece tutto ciò sembra ben più di una chimera.
Ordine d’arrivo:
- Hamilton (Mercedes)
- Verstappen (Red Bull-Honda)
- Bottas (Mercedes)
- Stroll (Racing Point)
- Albon (Red Bull-Honda)
- Vettel (Ferrari)
- Perez (Racing Point)
- Ricciardo (Renault)
- Sainz (Mclaren-Renault)
- Magnussen (Haas) penalità
- Leclerc (Ferrari)
- Kvyat (AlphaTauri-Honda)
- Norris (Mclaren-Renault)
- Ocon (Renault)
- Raikkonen (Alfa Romeo Sauber)
- Grosjean (Haas)
- Giovinazzi (Alfa Romeo Sauber)
- Russell (Williams)
- Latifi (Wlliams)
- Gasly (AlphaTauri-Honda) ritirato, cambio