Ufficiale: Sebastian Vettel lascia la Ferrari a fine stagione

Sembrava il consueto tira e molla che di solito accade tra un pilota e la sua squadra prima del rinnovo del contratto, quello tra il quattro volte Campione del Mondo di Formula 1 Sebastian Vettel e la Scuderia Ferrari. Sembravano le solite speculazioni giornalistiche quelle della stampa tedesca che dava per imminente il divorzio, invece la separazione è stata confermata oggi dal diretto interessato che secondo il sito f1grandprix.it ha così dichiarato: “Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020. In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai. Quello che è accaduto in questi ultimi mesi ha portato tanti di noi a fare delle riflessioni su quelle che sono davvero le priorità della vita: c’è bisogno di immaginazione e di avere un nuovo approccio a una situazione che è mutata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro. La Scuderia Ferrari ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita. Infine, voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni. Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia con la Ferrari cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”.
Secondo alcune fonti citate dal settimanale Autosprint, la Ferrari avrebbe offerto a Sebastian Vettel un rinnovo della durata di un solo anno, in condizioni diverse rispetto agli ultimi anni, consistenti in una riduzione dello stipendio e nello status non più di prima guida ma di pari grado rispetto al suo compagno di squadra Charles Leclerc. La scuderia di Maranello non ha commentato le indiscrezioni, tantomeno Sebastian Vettel è voluto scendere nei dettagli del rinnovo. Se si ammettono come veritiere le dichiarazioni di Autosprint si capirebbe come le ragioni della Ferrari appaiano comprensibili: nell’ultima stagione Seb ha terminato al quinto posto dietro al suo compagno di team, ottenendo una vittoria a Singapore più quella annullata ingiustamente in Canada contro le due di Leclerc. Sarebbe stato quindi logico aspettarsi dalla squadra una richiesta di riduzione dell’ingaggio e dello status, a maggior ragione del fatto che nel 2019 Vettel era partito con lo status, seppur non ufficiale, di prima guida per venire poi battuto a fine anno dal compagno di squadra. Meno comprensibile appare la durata di un solo anno. Il tedesco infatti non ha mai firmato contratti annuali ne con la Ferrari ne con le altre squadre con cui ha corso ma sempre e solo pluriennali.
Il punto è che proprio Charles Leclerc potrebbe aver rappresentato un fattore determinante nell’interruzione del rapporto tra la Ferrari e il suo pilota. Il giovane monegasco si è affermato infatti come rivelazione dell’anno nel 2019 mettendo in crisi non poco il tetracampione teutonico. Ha ottenuto un maggior numero di pole position e un maggior numero di vittorie per poi terminare il campionato al quarto posto finale davanti al tedesco. Tra i due c’è sempre stato molto rispetto ma anche una grande rivalità. Infatti in Formula 1 vige la massima secondo cui il primo avversario è sempre il compagno di squadra e se lo si batte si guadagna nella maggior parte dei casi lo status di prima guida all’interno del team. Tra i due ci sono stati diversi duelli prima in Bahrein, poi in Ungheria e a Singapore ma anche momenti di collaborazione reciproca come in Belgio, dove il sacrificio di Vettel ha permesso a Leclerc di ottenere la sua prima vittoria, per poi culminare nel disastro in Brasile dove i due si sono buttati fuori pista in un eccesso di agonismo. La giovane età di Charles (22 anni) è un fattore non da poco sulle sue future potenzialità mentre Vettel di anni ne ha 32 e ha raggiunto l’apice da un bel pezzo.
Sarebbe anche illogico pensare che la Ferrari abbia proposto a Vettel uno status di secondo pilota dato il suo curriculum e la verità potrebbe stare nel mezzo, ovvero una parità di ruolo che Sebastian potrebbe aver considerato, insieme al rinnovo solamente annuale, poco rassicurante nel suo rapporto con la squadra. Vettel ha corso per cinque stagioni alla Ferrari, arrivando nel 2015 a sostituire Fernando Alonso. Per ben due volte ha lottato per il campionato nel 2017 e nel 2018. Nel primo caso a mancare fu l’affidabilità della vettura mentre nel secondo caso il tedesco commise alcuni errori di guida che gli fecero perdere punti preziosi. Per il resto la superiorità della Mercedes ha ostacolato parecchio il cammino verso il titolo mondiale agognato da Vettel con la Rossa. Infatti nelle prime due stagioni la vettura non era certo all’altezza, veniva da un 2014 disastroso e Vettel fu molto bravo nel primo anno a ricompattare il gruppo cogliendo tre vittorie che valsero alla squadra il secondo posto, seppur molto distante, nel campionato. Nel 2016 la vettura fu una delusione mentre nel 2017 si avvicinò di molto alla Mercedes per poi raggiungerla nella prestazione nel 2018. Il 2019 è stato un deciso passo indietro, sempre un secondo posto ma molto più distante dell’anno precedente. Gli errori commessi nel 2018 sono aumentati nel 2019, probabilmente anche a causa della pressione messagli dal velocissimo compagno di squadra, pressione che il precedente collega di team, un Kimi Raikkonen sulla soglia dei 40 e amico personale di Vettel, suscitava in maniera sicuramente inferiore. Il bilancio finale della permanenza di Sebastian Vettel alla Ferrari è di 14 vittorie, due secondi posti in campionato piloti e quattro secondi posti in campionato costruttori. Rimane il terzo miglior pilota come numero di gare vinte con la Rossa dietro solo a Michael Schumacher (72) e Niki Lauda (15).
L’addio del pilota tedesco scatena a questo punto il toto nomi per il sostituto ma anche le previsioni sul futuro dello stesso Sebastian Vettel. Le ipotesi più probabili sono quelle di Daniel Ricciardo e di Carlos Sainz ma in queste ore si stanno facendo sempre più insistenti le voci sul pilota spagnolo della Mclaren. Secondo f1grandprix.it l’annuncio di Sainz in Ferrari sarebbe atteso già nelle prossime 48 ore. Per quanto riguarda Vettel, la probabile destinazione del quattro volte Campione del Mondo rimane un punto interrogativo. Se le sue motivazioni sono intatte rimane difficile pensare in quale top team potrebbe approdare: Mercedes e Red Bull hanno le loro formazioni già ben definite e a questo punto rimangono solo squadre di seconda fascia disponibili per il pilota tedesco. Se prendesse corpo l’ipotesi di Sainz a sostituirlo si potrebbe pensare ad uno scambio tra le due squadre con Vettel in Mclaren. Ma quanto vale oggi la Mclaren? Nel 2019 ha concluso il campionato al quarto posto e si è confermata come la migliore delle squadre di seconda fascia ma non è certo una candidata per vincere il campionato. In più il team britannico è alle prese con un cambio nella fornitura di motori per il 2021 dove abbandonerà i motori Renault per tornare ai Mercedes, un passaggio che solitamente richiede un periodo di adattamento. C’è tuttavia una ulteriore ipotesi da non scartare: ovvero che Vettel opti per il ritiro dalla Formula 1. Ciò potrebbe accadere nel caso Seb arrivasse a concludere di non avere più le motivazioni per esprimersi a quel livello oppure nel caso dovesse giudicare le uniche opzioni disponibili sul mercato non compatibili con l’aspirazione di vincere il campionato. Nelle prossime ore ne sapremo sicuramente di più.