Gp Germania: Verstappen incanta sul bagnato, miracolo Vettel da ultimo a secondo
Una gara caotica, imprevedibile ed elettrizzante. Così si può definire l’ultima edizione del Gran Premio di Germania che si è corso domenica sul circuito di Hockenheim. Le prove libere avevano evidenziato una Ferrari in grande spolvero finchè l’affidabilità ha compromesso le qualifiche delle Rosse: Vettel non ha neanche girato senza realizzare nessun tempo valido mentre Leclerc è riuscito ad arrivare fino in Q3 dove il turbo ha abbandonato anche lui costringendolo al decimo posto sulla griglia. La pole è quindi andata al solito Lewis Hamilton, seguito da Max Verstappen, dall’altra Mercedes di Bottas e dall’altra Red Bull di Pierre Gasly. Grande qualifica anche per Kimi Raikkonen che ha portato la sua Alfa Romeo Sauber al quinto posto in casella.
Alla partenza sotto la pioggia Hamilton mantiene la testa della corsa mentre le due Red Bull rimangono piantate perdendo posizioni. Hamilton guida quindi i primi giri davanti a Bottas e all’Alfa di Raikkonen. Successivamente Verstappen si riporta in terza posizione mentre nel frattempo la safety car esce e rientra a causa dei numerosi incidenti. Perez inaugura le danze finendo a muro già al secondo giro causando il primo intervento della vettura di sicurezza. Intanto le Ferrari riescono a partire in maniera discreta con Leclerc che risale al sesto posto e Vettel dall’ultimo al quattordicesimo. Nel frattempo la pista va asciugandosi e la maggior parte dei piloti si ferma per montare gomme intermedie. Grazie ad un’ottima strategia Leclerc si porta al secondo posto, complice un testacoda completo di Verstappen che riesce comunque a tenere la vettura in pista. Infatti la pista in alcuni punti è quasi asciutta e sia Verstappen che le Ferrari optano successivamente per le gomme da asciutto. Tuttavia la decisione si rivela rischiosa come testimoniato dal testacoda di Verstappen e dal clamoroso errore di Leclerc che finisce fuori pista alla curva 15 a causa di una sbandata nel tratto più bagnato. Gara finita e occasione sprecata per il pilota monegasco. L’unico a tornare in fretta alle gomme da bagnato con grande senso tattico è Vettel che naviga intorno alla nona posizione duellando con l’ex compagno di scuderia Kimi Raikkonen. Nel frattempo i colpi di scena si susseguono: Hamilton, in quel momento saldamente in testa, esce di pista nello stesso punto di Leclerc ma a differenza del monegasco riesce a sterzare poco prima del muro limitando i danni all’alettone. Rientra in pista e taglia la corsia dei box per le riparazioni in maniera irregolare. I meccanici Mercedes non sono pronti e il pilota inglese perde quasi un minuto, quando rientra è ormai a metà gruppo. Verstappen eredita la testa della corsa, seguito da un’ottima Renault di uno splendido Hulkenberg che però esce anche lui di pista nello stesso identico punto di Leclerc ed Hamilton, esce anche Raikkonen con l’Alfa che tuttavia riesce a tenere la macchina e a riprendere la corsa senza danni. Intanto la pista va di nuovo asciugandosi e i piloti optano ancora per le gomme da asciutto. Hamilton riceve una penalità di cinque secondi per il rientro ai box irregolare e successivamente compie un testacoda completo alla Nord Kurve, giornata nera per il campione del mondo in carica che si trova da primo in dodicesima posizione. Dopo la sosta ai box dove quasi tutti si fermano per montare gomme da asciutto, a guadagnare più di tutti sono Stroll, Kvyat e Sainz che essendosi già fermati si ritrovano in seconda, terza e quinta posizione. Kvyat passa Stroll e si porta al secondo posto, il canadese viene messo nel mirino da Bottas che però scivola clamorosamente alla Nord Kurve finendo contro le barriere. Ennesimo intervento della safety car che annulla il vantaggio di Verstappen sugli inseguitori. Intanto Vettel si è portato quatto quatto in quinta posizione alle spalle di Sainz, la gara riprende e mancano solamente sette giri. Vettel diventa una furia, sorpassa subito Sainz e si mette in caccia di Stroll, affianca il canadese sulla parabolica e guadagna il podio dopo essere partito ultimo. Il pubblico, nella sua Hockenheim a pochi chilometri dalla città natale Heppenheim, va in visibilio davanti all’idolo locale. Sebastian raggiunge Kvyat e lo sorpassa al tornantino Spitzkehre dove la tribuna esplode in un fragoroso boato davanti alla prestazione maiuscola del pilota tedesco.
La gara ormai è finita, Verstappen vince la sua seconda gara stagionale dopo aver guidato in maniera sopraffina sul bagnato in una gara caotica e imprevedibile. Vettel taglia il traguardo al secondo posto dopo essere partito in ultima posizione e non aver sbagliato nulla, indovinando le gomme giuste al momento giusto senza mai commettere errori, lui più volta tacciato di sbagliare troppo oggi le indovina tutte mentre altri campioni affermati come Hamilton, Bottas e Leclerc finiscono a muro. Sebastian capisce che oggi è una giornata dove il primo obiettivo è quello di uscirne vivi e grazie a questa consapevolezza risale in sordina tutte le posizioni fino all’esplosione dei tre sorpassi negli ultimi giri. Questo è Sebastian Vettel.
L’ultimo gradino del podio vede un ottimo Daniil Kvyat con la Toro Rosso che riporta la piccola scuderia italiana sul podio dal Gran Premio d’Italia 2008. A chiudere dietro nell’ordine Stroll, Sainz, Albon e le due Alfa Romeo di Raikkonen e Giovinazzi entrambi a punti. Tuttavia il finlandese e il pugliese vengono penalizzati per aver utilizzato aiuti di guida elettronici al momento della partenza sul bagnato. L’Alfa Romeo ha dichiarato che presenterà ricorso contro la penalità. Il risultato dei due piloti è quindi ancora sub-judice.
Ordine d’arrivo:
- Verstappen (Red Bull-Honda)
- Vettel (Ferrari)
- Kvyat (Toro Rosso)
- Stroll (Racing Point)
- Sainz (Mclaren)
- Albon (Toro Rosso)
- Raikkonen (Alfa Romeo Sauber) sotto investigazione
- Giovinazzi (Alfa Romeo Sauber) sotto investigazione
- Grosjean (Haas)
- Magnussen (Haas)
- Hamilton (Mercedes)
- Kubica (Williams)
- Russell (Williams)
- Gasly (Red Bull-Honda) ritirato, incidente
- Bottas (Mercedes) ritirato, incidente
- Hulkenberg (Renault) ritirato, incidente
- Leclerc (Ferrari) ritirato, incidente
- Norris (Mclaren) ritirato, motore
- Ricciardo (Renault) ritirato, scarico
- Perez (Racing Point) ritirato, incidente