La Roma baby strapazza la Sampdoria 4-1

Di Francesco scommette sui giovani ed il suo premio sono le ottime giocate di Kluivert che fa impazzire gli avversari, il primo gol di Schick e la ritrovata forma di El Shaarawy che sbalordisce il pubblico presente con un gol da cineteca. Spazio ai giovani quindi per dare una chance a chi la aspettava da tempo e per far riposare chi sinora ha dato tanto. Un primo tempo un po’ opaco con la Roma ad architettare una manovra paziente e laboriosa per arrivare in area sampdoriana con gli ospiti ben chiusi che osavano qualche incursione; la ripresa però mostra come le seconde linee non siano da meno delle prime. Testa, sicurezza e attenzione ai dettami dell’allenatore delineano una Roma che fa faville.
Ci pensa Jesus – La Roma è macchinosa perché la Sampdoria pressa bene e si fatica a trovare la misura del passaggio giusto senza trovare rifugio sempre tra le braccia di Olsen. I giallorossi non si lasciano intimorire dal sinistro potente di Vieira su cross di Linetty ed iniziano un lavoro certosino che porta i suoi frutti al 9’ quando Kolarov si invola sulla sinistra e lanciando El Shaarawy che crossa quasi dal fondo per Schick che però non aggancia. E’ poi la volta di Cristante, in evidente ascesa, che scaglia un destro dalla distanza ma Audero si fa trovare pronto. Azione al fulmicotone di El Shaarawy tallonato da Bereszynski che lo costringe in angolo. Dopo un valzer di corner a favore della Roma sul cross di Pellegrini dalla destra la Roma mette in atto, come confermato dallo stesso Di Francesco, uno schema provato in allenamento. Bravo Jesus a mettersi nel “posto del morto”, ossia sul secondo palo, quella parte di campo dimenticata da tutti. Cristante impatta di testa il cross e Jesus, per essere sicuro che la palla finisca in rete, ci mette lo zampino. Vantaggio e primo gol per Jesus tra lo sguardo attonito del festeggiato Cristante, certo che la marcatura fosse la sua.
Al 32’prodezza difensiva di Manolas che denota come l’attuale sia un momento d’oro per il greco: taglia il campo anticipando il movimento di Defrel lanciato a rete e proteggendo la palla. Momentaccio invece per Kolarov, è opaco il serbo, sembra quasi svogliato e per poco al 32’ sfiora l’autogol impattando di testa un cross avversario e colpendo il palo della sua porta. Al 36’ azione magistrale di Kluivert che si fa beffe della difesa avversaria con un’accelerazione dalla destra ma il suo tiro si schianta sul palo. Nel finale proprio il ceco si fa trovare immobile su un’ottima giocata sempre di Kluivert che si mangia gli avversari e gli serve una palla d’oro che non dà esiti.
Primo tempo non esaltante ma la Roma viene premiata dalla rete di Jesus che decide la partita nei primi quarantacinque minuti, partita bloccata in cui entrambe le difese hanno dato una buona prova, sugli scudi Kluivert che ha acceso il match.
Doppio VAR – Cinque minuti della ripresa e la Roma potrebbe andare in doppio vantaggio ma Schick si fa rubare palla da Colley. L’azione nasce da una giocata di Kluivert che scarica per Pellegrini, la palla passa a Nzonzi che lancia il ceco che, invece di spostarsi la palla sul sinistro, si fa rubare il tempo dal bravo centrale doriano. Al 54’ Irrati vede un contatto in area tra Manolas e Ramirez e indica il dischetto del rigore. Manolas strabuzza gli occhi alla sua maniera ripetendo senza fine “non è rigore”. Rocchi, al VAR, richiama l’arbitro nonostante il protocollo indichi errore grave quando c’è contatto, e Irrati, rivedendo più volte l’azione, torna sui suoi passi.
Al 59’, finalmente, il gol dell’ex ma non quello di Defrel, nemmeno quotato dai bookmakers, ma quello di Schick che impatta di piatto il perfetto cross rasoterra di Kolarov e porta a due le reti giallorosse.
La Roma si scatena. Manolas tenta il gol della vita su corner di Pellegrini: stoppa di petto e tenta la rovesciata ma la palla viene di nuovo mandata in angolo. Sempre Pellegrini alla battuta ed El Shaarawy al tiro a giro che viene deviato di braccio da Colley. Per Irrati è rigore. Il Var richiama l’arbitro che, anche stavolta, deve tornare sui suoi passi e concede l’ennesimo corner.
Al 68’ Schick, in preda ai crampi, esce dal campo applaudito e (speriamo) ritrovato, l’impaziente Dzeko entra al suo posto.
La Roma spadroneggia con azioni corali sull’asse Kluivert – Pellegrini – El Shaarawy ed al 72’ arriva il terzo gol. Pellegrini conquista di prepotenza palla a centrocampo e confeziona un assist perfetto per El Shaarawy. Auderio contrasta il Faraone, ma non abbastanza. In corsa riprende la palla, torna indietro, fa un mezzo giro su se stesso e lascia partire il suo, ormai, famoso tiro a giro che finisce all’incrocio dei pali meritandosi la standing ovation dell’Olimpico.
Al 78’ bel cross di Kluivert per la testa di Dzeko ma la palla si perde sul fondo.
Cambi in casa Roma con Zaniolo al posto di Pellegrini ed Under per Kluivert.
Si supera Olsen su colpo di testa a botta sicura di Vieira dentro l’area piccola ma finisce i miracoli quando, quattro minuti dopo, Manolas si perde il cross per Defrel che, stoppa di tacco, si gira al volo e di sinistro batte Olsen per il gol della bandiera dei doriani.
La Roma ha il suo solito blackout che fa arrabbiare, e tanto, Di Francesco. Ci pensa El Shaarawy, nel recupero, a ristabilire l’equilibrio siglando il quarto gol e la doppietta personale. Il tacco di Under spalanca la strada a Dzeko sulla destra che appoggia dalla parte opposta e manda nello spazio El Shaarawy. Audero è solo capace di toccare la sfera regalando così un assist al bacio al giallorosso che insacca in rete.
Fondamentale la vittoria di oggi che riporta la Roma alle spalle di Milan e Lazio alla ricerca del quarto posto. Sosta tranquilla per i giallorossi, un po’ meno per i ragazzi di Giampaolo che perdono per la terza volta di fila.
Meritano 2duerighe:
[su]Kluivert: l’olandesino è intelligente. Ha capito che per giocare occorre aver fiducia in Di Francesco. Niente più inutili dribbling, nessuna cavalcata sterile. E’ veloce, scavalca gli avversari ma si ferma a pensare, non butta la palla, non fa giochi da foca, efficace e svelto nel pensare oggi è una pallina impazzita.
[su]El Shaarawy: nessun peggiore oggi ma due mattatori. Il Faraone esalta il pubblico e la squadra con una prova degna del miglior El Shaarawy di sempre. Il suo gol all’incrocio dei pali è figlio di quella classe che è innata e che dovrebbe mettere al servizio dei suoi compagni in tutte le partite.
TABELLINO
ROMA – SAMPDORIA 4-1
ROMA (4-2-3-1): Olsen, Florenzi, Manolas, Jesus, Kolarov, Cristante, N’Zonzi, Kluivert, Pellegrini, El Shaarawy, Schick. All.: Di Francesco.
SAMPDORIA (4-1-2-1-2): Audero, Bereszynski, Anderson, Colley, Murru, Vieira, Praet, Linetty, Ramirez, Caprari, Defrel. All.: Giampaolo.
Marcatori: 19’ Jesus (R), 59’ Schick (R), 72’ 90+3’ El Shaarawy (R), 89’ Defrel (S)
Ammoniti: Florenzi (R), Linetty (S)
Arbitro: Irrati di Pistoia.