Gp Gran Bretagna: spettacolo puro, Vettel vince ed esalta con Hamilton e Raikkonen
Una gara memorabile ed emozionante, ricca di sorpassi, toccate, incidenti, safety car e quattro piloti a giocarsi la volata finale negli ultimi dieci giri. Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, appuntamento storico della classe regina, è stata la gara più bella finora in questa stagione 2018. Nelle qualifiche del sabato Lewis Hamilton ha conquistato la pole position di soli 48 millesimi su Sebastian Vettel e poco più di 90 sull’altra Ferrari di Kimi Raikkonen. Una pole position dove il pilota inglese ci ha messo tanto di suo, con una Ferrari dal ritmo superiore, incalzato dal pubblico di casa e desideroso di riprendersi la leadership dopo la battuta a vuoto in Austria.
Si spengono le luci e il poleman Hamilton parte male, le ruote pattinano e Vettel va subito in testa, passa anche Bottas mentre Lewis viene risucchiato nel gruppo da Raikkonen e dalle due Red Bull. Curva tre con Kimi Raikkonen che arriva appaiato all’inglese, il finlandese sbaglia la frenata, manca il cordolo interno, va lungo e colpisce Lewis che si gira e finisce in fondo al gruppo mentre le Red Bull approfittano del caos per inserirsi davanti a Kimi. In testa Vettel inizia ad allungare su Bottas con una Ferrari chiaramente più veloce, mentre in fondo al gruppo Hamilton diventa una furia e inizia la sua rimonta. L’incidente al via va sotto investigazione da parte dei commissari mentre Raikkonen supera Ricciardo all’esterno alla curva Copse. Presto arriva il verdetto della giuria: dieci secondi di penalità per il finlandese, reo di aver causato la collisione, seppur involontariamente. Kimi non ne fa un dramma e raggiunge Verstappen mentre davanti Vettel arriva a stabilire un gap di sei secondi su Bottas che sembra non averne per andarlo a riprendere. Raikkonen non riesce ad avere ragione di Verstappen, sensibilmente più lento e nello stesso momento Hamilton inizia a mietere le sue vittime a suon di sorpassi, sostenuto e osannato dal suo pubblico. Il finlandese della Ferrari anticipa la sosta e sconta la penalità, alla fine del valzer dei pit stop Vettel guida la gara davanti a Bottas, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen ed Hamilton, ultimo dei piloti di punta a fermarsi. I primi sei piloti montano tutti gomme medium ma poco dopo metà gara Ricciardo si ferma ancora per montare nuovamente le soft, rientrando in sesta posizione dietro al britannico. La Ferrari inizia a soffrire con le gomme medium e Bottas si avvicina a Vettel fino a metterlo nel mirino. Al giro 32 il primo colpo di scena: l’Alfa Romeo di Ericsson si schianta contro le barriere e la direzione fa uscire la safety car. Le Ferrari e Verstappen ne approfittano per rimontare le gomme soft mentre i piloti Mercedes e Ricciardo restano fuori. Di conseguenza Vettel perde la leadership e rientra in pista in seconda posizione dietro a Bottas, a seguire Hamilton, Verstappen e Raikkonen. Al giro 37 la gara riparte e subito Raikkonen supera Verstappen ma l’olandese non ci sta e resiste all’esterno della curva Luffield riprendendosi la posizione con una manovra spettacolare. Neanche il finlandese vuole mollare e riaffianca la Red Bull sul rettilineo dei vecchi box, i due arrivano appaiati alla curva Copse e Kimi alza il piede rimanendo dietro, pochi istanti e sulla stessa curva si toccano Sainz e Grosjean finendo entrambi nella ghiaia e a muro. La safety car è quindi costretta intervenire nuovamente per permettere la rimozione della Haas e della Renault, entrambe incidentate mentre il gruppo di testa si ricompatta. Alla tornata numero 42, con dieci giri alla fine, la gara riprende con Vettel che ne ha chiaramente più di Bottas e che cerca di prendergli la scia. Un primo tentativo fallisce con Valtteri che chiude il tedesco alla curva Woodcote ma Seb insiste e cerca il pertugio giusto quasi ad ogni curva. Intanto dietro Raikkonen riesce finalmente a passare Verstappen con un bel sorpasso all’esterno della curva Stowe . L’olandese successivamente finisce nella ghiaia perdendo la posizione anche sul compagno di squadra e si ritira poco dopo per un problema ai freni. Nel frattempo il duello in testa tra Bottas e Vettel ha avvantaggiato Hamilton e Raikkonen che arrivano in scia al tedesco. Quattro piloti raccolti in un secondo e mezzo di distacco e tutti in lotta per la vittoria finale, due Mercedes e due Ferrari. Bottas sembra resistere agli attacchi di Vettel ma a cinque giri dalla fine il tedesco piazza il colpo del fuoriclasse, uscendo dalla scia all’ultimo momento e tirando la staccata alla curva Woodcote in un mare di scintille. Seb si riprende così di forza la testa della corsa mentre Bottas cede la posizione al compagno in ottica mondiale e crolla definitivamente negli ultimi giri, vittima di Raikkonen che lo supera all’esterno nello stesso punto. Kimi si issa sul podio e si mette in caccia di Hamilton a pochissimi chilometri dal termine mentre il connazionale entra nel mirino di Ricciardo. Pochi minuti e arriva la bandiera a scacchi, Vettel e la Ferrari vincono in casa di Lewis Hamilton e dei team inglesi allungando in classifica costruttori e prendendo un po’ di respiro in quella piloti.
Nella classifica generale Vettel è leader con otto punti di vantaggio su Hamilton, con Raikkonen saldamente in terza posizione sotto di cinquantacinque punti nella veste di migliore degli altri. Il campionato costruttori vede la Ferrari saldamente in testa con venti punti di vantaggio sulla Mercedes con la Red Bull al terzo posto nettamente staccata. Un duro colpo al morale di Lewis Hamilton nella sua gara di casa, l’inglese è infatti apparso chiaramente deluso al termine della corsa, disertando le interviste e accusando Raikkonen di collisione deliberata per avvantaggiare Vettel. Il tedesco al termine definisce sciocche le insinuazioni del rivale, citando il suo errore nella gara in Francia al Castellet che gli è costato punti preziosi e definendo entrambi gli episodi come incidenti di gara. Kimi è apparso come al solito glaciale e si è scusato via intervista con il pilota inglese ammettendo l’errore alla prima curva e assumendosi la responsabilità dell’incidente, definendo al contempo giusta la penalità. Il giorno dopo la replica di Hamilton via Instagram, con il Campione del Mondo in carica che ha accettato le scuse del finlandese e ammesso di aver reagito a caldo, definendo le proprie precedenti affermazioni “delle cavolate” e l’incidente al via un incidente di gara.
Ordine d’arrivo:
- Vettel (Ferrari)
- Hamilton (Mercedes)
- Raikkonen (Ferrari)
- Bottas (Mercedes)
- Ricciardo (Red Bull)
- Hulkenberg (Renault)
- Ocon (Force India)
- Alonso (Mclaren)
- Magnussen (Haas)
- Perez (Force India)
- Vandoorne (Mclaren)
- Stroll (Williams)
- Gasly (Toro Rosso-Honda)
- Sirotkin (Williams)
- Verstappen (Red Bull) ritirato, freni
- Grosjean (Haas) ritirato, incidente
- Sainz (Renault) ritirato, incidente
- Ericsson (Alfa Romeo Sauber) ritirato, incidente
- Leclerc (Alfa Romeo Sauber) ritirato, ruota
- Hartley (Toro Rosso-Honda) ritirato, power unit