GP Azerbaigian: nel caos la spunta un incolore Lewis Hamilton

Una gara dal risultato inatteso quella di domenica sul circuito di Baku. Del resto l’appuntamento azero ci ha abituato a gare condite da incidenti, interventi della safety car e colpi di scena negli ultimi giri proprio per la sua particolare conformazione, quella di una pista cittadina dai lunghi e velocissimi rettilinei seguiti da tornanti lenti e dalla sede stradale molto stretta. Nelle qualifiche del sabato la Ferrari si è di nuovo affermata come la vettura da battere, piazzando Vettel in pole position e Raikkonen al sesto posto a causa di un errore di guida del finlandese senza il quale la prima fila sarebbe stata sicuramente tutta rossa. A seguire Sebastian le due Mercedes di Hamilton e Bottas e le due Red Bull di Ricciardo e Verstappen.
Al via Vettel parte benissimo mantenendo al prima posizione mentre dietro Raikkonen si fa affiancare dalla Force India di Ocon. Alla curva tre i due arrivano praticamente appaiati con la Ferrari all’interno, il francese chiude la curva deciso senza lasciare spazio, la Ferrari colpisce la Force India che finisce contro le barriere in un festival di detriti. Il finlandese rientra ai box mentre interviene la safety car e al rientro in pista è quattordicesimo. Al restart Vettel mantiene la leadership ed inizia a volare via dalle due Mercedes, il tedesco ha un ritmo fenomenale e arriva a guadagnare fino a 10 secondi su Hamilton. Intanto dietro infuria il duello in casa Red Bull per la quarta posizione. Ricciardo si avvicina a Verstappen e tenta il sorpasso in curva uno ma l’olandese resiste oltre misura rifilando una ruotata al compagno. L’australiano non demorde e dopo pochi giri riesce a passare ma dopo la sosta i box si ritrova dietro al compagno, ancora una volta con un ritmo più lento di lui. Daniel ci riprova nello stesso punto ma Max resiste ancora con un’altra ruotata, va avanti così per diversi giri con l’olandese che zigzaga vistosamente pur di non far passare il compagno in quel momento più veloce e con gomme più fresche. Dal muretto Red Bull silenzio assoluto, Ricciardo ci prova praticamente ad ogni curva con Verstappen che puntualmente lo accompagna oltre il limite. Il disastro si materializza al giro 39: Daniel prende la scia e fa la sua classica finta all’esterno dove Max va a chiudere, l’australiano si sposta subito dopo all’interno ma l’olandese sbarra il passo bruscamente, la differenza di velocità è troppo grande e lo spazio inesistente, Ricciardo tampona in pieno la vettura del compagno con i due che finiscono entrambi fuori gara. Interviene di nuovo la safety car, la quale azzera il vantaggio di Vettel e ricompatta il gruppo. Il tedesco ne approfitta per rientrare ai box e lo stesso fa Bottas che riesce a guadagnare la posizione sul compagno e addirittura sulla Ferrari di Sebastian mentre dietro Raikkonen ha ormai terminato una rimonta incredibile dal quattordicesimo al quarto posto. La safety car rimane in pista più del dovuto a causa di Grosjean che finisce a muro mentre i commissari ripuliscono la pista e alla ripartenza è Bottas a guidare il gruppo. Allo scomparire della safety car Bottas scatta meglio mentre Vettel finisce del mirino di Hamilton, il quale a sua volta va in quello di Raikkonen. In un gioco in cui tutti e tre prendono la scia di quello davanti Hamilton affianca la Ferrari del tedesco ma proprio in quel momento Seb prende la scia di Bottas e tira la staccata al finlandese a ruote bloccate. Il tedesco finisce lungo perdendo la posizione anche su Hamilton e Raikkonen, con le gomme spiattellate entra nel mirino di Perez che gli soffia anche la quarta posizione. A due giri dalla fine sembra fatta per la doppietta Mercedes ma Bottas colpisce un detrito rimasto in pista che gli squarcia la posteriore destra ed è costretto al ritiro a gara ormai in pugno. Il traguardo premia quindi un anonimo Lewis Hamilton seguito da un fenomenale Kimi Raikkonen che firma la sua rimonta con un secondo posto eccezionale dalla quattordicesima posizione mentre a chiudere il podio è un sorprendente Sergio Perez. Sebastian Vettel conclude quarto, visibilmente deluso dopo aver dominato due terzi di gara, seguito dall’ottima Renault di Sainz che precede un fenomenale Leclerc con l’Alfa Romeo Sauber al sesto posto davanti alla Mclaren di Fernando Alonso.
Ordine d’arrivo:
- Hamilton (Mercedes)
- Raikkonen (Ferrari)
- Perez (Force India)
- Vettel (Ferrari)
- Sainz (Renault)
- Leclerc (Alfa Romeo Sauber)
- Alonso (Mclaren)
- Stroll (Williams)
- Vandoorne (Mclaren)
- Hartley (Toro Rosso)
- Ericsson (Alfa Romeo Sauber)
- Gasly (Toro Rosso)
- Magnussen (Haas)
- Bottas (Mercedes) ritirato, foratura
- Grosjean (Haas) ritirato, incidente
- Verstappen (Red Bull) ritirato, incidente
- Ricciardo (Red Bull) ritirato, incidente
- Hulkenberg (Renault) ritirato, incidente
- Ocon (Force India) ritirato, incidente
- Sirotkin (Williams) ritirato, incidente