Damianito: il vincitore del RedBull3Style
Damianito alias di Damiano Papapietro è un giovane Dj, classe 1990. Originario di Matera, per dedicarsi a tempo pieno alla musica, si trasferisce a Roma dove consegue il diploma in “Musica elettronica e tecnico del suono”. Partecipa a TOPDJ, suona in vari club italiani ed esteri, apre un concerto di Snoop Dogg, iniziando a farsi strada e un nome. L’anno scorso guadagna un bronzo al RedBull3style; quest’anno espugna il Locomotiv Club di Bologna conquistando la prima posizione, valida per l’accesso alla finalissima mondiale di Cracovia, ambito palcoscenico per tutti i Djs. In un momento di grazia per la sua carriera, abbiamo avuto il piacere di ospitare uno dei Djs migliori del panorama nazionale su Fiori di Cemento.
Ciao Damiano, benvenuto su Fiori di Cemento! Complimenti per la vittoria al RedBull3style: è una manifestazione di un certo livello, andrai a Cracovia per la finalissima mondiale. Cosa rappresenta questo per te e la tua carriera?
Grazie per avermi contattato per questa intervista. La vittoria della redbull3style italiana rappresenta un check point per la mia carriera. Seguo questa competizione dai primi anni e sogno di parteciparvi da sempre. Scrivere il mio nome tra i Djs più forti del pianeta mi riempie di gratitudine.
E’ già un grande successo partecipare alla finalissima di Cracovia. Immagino la tua testa sia già li, come ti senti a dover competere nel panorama internazionale?
Mi sento onorato di potermi confrontare con i più validi Djs provenienti da tutto il mondo,fa un certo effetto rappresentare l’Italia e partecipare ad un campionato mondiale di tale calibro. Cercherò di mantenere la calma e nervi saldi per poter raggiungere il mio obiettivo.
Sei arrivato a questa finale dopo aver già dato molto alla musica, nonostante la giovane età. Alcuni ricorderanno l’apertura a Snoop Dogg, altri la partecipazione a TOPDJ. Hai suonato a Zurigo, a Dallas ma spesso anche a Roma. L’Italia, spesso criticata di non essere all’avanguardia musicale, per il tuo genere e dal tuo punto di vista come la giudichi?
Penso che la scena musicale in Italia sia diversa dal resto del pianeta, viene molto influenzata dalle tendenze americane ma è in grado di miscelare questi stili creando nuovi concetti sebbene, comunque, non sia mai stato un format innovativo ma sempre ispirato. L’Italia quindi non porta le novità, ma si allaccia ad esse nonostante disponiamo di elementi interessanti per far nascere qualcosa di unico in cui risuoni la cultura musicale italiana, io ho cercato di presentare qualcosa dal sapore mediterraneo nella mia performance durante la finale a Bologna e mi muovo per far crescere la concezione italiana sulla musica.
Ti ha contraddistinto negli ultimi anni un set dai ritmi contaminati dall’hip-hop. Quanto questo genere ha influenzato la formazione del tuo suono?
La mia formazione deriva da diversi generi musicali, ma grazie all’hip-hop sono riuscito a creare collegamenti con altri stili cercando di creare un “mosaico” musicale fatto di tanti tasselli che formano infine il mio personale stile interpretativo sulla musica.
Ho letto che ti sei diplomato in “Musica elettronica e tecnico del suono”, tanti ragazzi oggi scelgono questa strada. Quanto pensi specifici studi del genere possano averti aiutato?
Questi studi mi hanno fatto prendere coscienza e consapevolezza verso quello a cui mi avvicinavo. Il campo musicale è molto vasto, avere una conoscenza tecnica rende più semplice individuare ed identificare un imprecisione sonora così da risolverla.
Alle spalle un cammino intenso ma molto soddisfacente, quali sono i tuoi programmi futuri?
Nel mio futuro più imminente grande rilevanza ha la finale a Cracovia, il mio obiettivo resta quello di scrivere il mio nome tra i grandi Djs che si sfideranno come me durante questa finalissima. Indipendentemente dall’esito della competizione intendo continuare il mio lavoro di produzione cercando di essere sempre più innovativo.
Grazie Damiano, spacca Cracovia!