Intervista a La Banda del Pozzo: “Il nostro sogno è vivere di musica”

La nostra intervista di oggi riguarda La Banda del Pozzo, una band siciliana con la passione per lo swing, caratterizzata da un sound ricco di atmosfere retrò e ispirata a grandi artisti, quali Django Reinhardt e Fred Buscaglione.
Da Barcellona Pozzo di Gotto, la Banda si sposta ben presto a Milano, diventando parte integrante della scena musicale milanese. Il video del loro singolo d’esordio “Artie (e falla innamorar)” viene girato per le strade di Montmartre; importante la collaborazione con Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), con il quale la band pubblica il singolo “Gina”. Nel 2015 i ragazzi partecipano a Musicraiser e riescono a pubblicare il loro primo album. Nello stesso anno, esce “Freme ancor”, il cui video viene girato in India e col quale riescono a ottenere il titolo di “artista della settimana” su MTV New Generation. La Banda partecipa, inoltre, al contest 1MNEXT con “Piove a Milano” e si esibisce sul palco del concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Il gruppo, proveniente da Barcellona Pozzo di Gotto (ME), è formato da Ezio Castellano (voce e chitarra), Rosario Frank Lo Monaco (chitarra), Emanuele Alosi (batteria) e Andrea Grecchi (contrabbasso).
Ciao, ragazzi!
Innanzitutto, parlateci un po’ della genesi del gruppo: come nasce La Banda del Pozzo?
“Tutto è nato a Barcellona Pozzo di Gotto tra il 2011 e il 2012. Hai in cantiere tanti testi, tante melodie, tante idee e tante bozze, inizi ad arrangiare tutto il materiale dandogli la tua impronta, metti su un collettivo di musicisti che è sulla tua stessa linea d’onda e il gioco è fatto.”
Tra tutti i brani realizzati fino a ora, quale vi appartiene maggiormente e perché?
“Ogni brano rappresenta una piccola parte fondamentale della Banda, come ogni singolo pezzo di un puzzle. Se dovessimo dirtene uno in particolare ti diremmo che siamo particolarmente legati ad “Artie (e falla innamorar)”, perché ha rappresentato l’inizio di tutto.”
Quali artisti vi hanno ispirato? Chi ritroviamo nel vostro background musicale?
“Sicuramente Fred Buscaglione, Django Reinhardt, lo swing e il gipsy jazz degli anni 30.
Ma ognuno di noi si porta dietro -fortunatamente- un bagaglio pieno zeppo di ogni genere musicale.”
Cos’è la musica per voi?
“La nostra storia è la risposta. Abbiamo lasciato la nostra terra, la famiglia, gli amici, l’università, lavori certi per fare quello che più amiamo, senza nessuna garanzia. La musica per noi è questo e tanto altro.”
Avete riscontrato qualche difficoltà nel trovare un’etichetta che supportasse i vostri progetti?
“Assolutamente sì. L’aver dovuto gestire da soli il progetto in ogni suo aspetto ha reso tutto molto complicato. È importante imparare a “fare tutto da sé” quando non hai la fortuna di avere qualcuno competente che lavori per il tuo progetto. Siamo felicissimi dei risultati ottenuti dai nostri sforzi, ma speriamo davvero di trovare dei collaboratori per portare avanti il progetto in modo adeguato.”
Siete arrivati sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma con Piove a Milano, grazie al contest 1MNEXT; com’è stata questa esperienza?
“Indescrivibile. Tutto stupendo. Il percorso delle selezioni tra tantissimi artisti, le finali e il palco. Di certo l’esperienza più bella, emozionante e inaspettata nel nostro percorso.”
Che ci dite, invece, di Area Sanremo?
“Quando credi in quello che fai “le devi tentare tutte”, senza sosta. Area Sanremo è una delle tante carte tentate per far conoscere il progetto. Un’esperienza che ci è servita a rafforzare alcune nostre consapevolezze. Siamo felici di averla fatta.”
India, Parigi e Italia… Quale luogo visitato vi è rimasto maggiormente nel cuore?
“Di certo l’India ha rappresentato una di quelle esperienze che ha segnato in modo indelebile le nostre vite e il percorso della Banda. È stata un’esperienza meravigliosa, difficile da descrivere a parole.”
Come vi immaginate tra dieci anni?
“Chissà… Non ce lo siamo mai chiesti. Viviamo in modo travolgente il nostro presente, facendo di tutto per realizzare i nostri desideri. Quel che verrà, verrà.”
Qual è il vostro più grande sogno?
“Diciamo che vivere di musica sarebbe già un bel sogno realizzato.”
Per concludere, cosa potete dirci riguardo ai vostri progetti futuri? State preparando un nuovo disco?
“Sì, stiamo lavorando alle nuove canzoni, c’è già tutto il materiale pronto, adesso ci rintaneremo in sala per arrangiare le canzoni e, quando saremo pronti e convinti, registreremo il nostro secondo lavoro.”