Quando la sostanza vince sull’apparenza: Ed Sheeran

Qual è l’intento della musica? Ritrovare in altri quelle parole che non riusciamo a pronunciare, esternare stati d’animo che temiamo di mostrare.
Cosa accade, quando una voce accompagnata da una chitarra, riesce a parlare a innumerevoli persone diverse per età e per esperienze? Accade che al talento si accompagni il successo. Accade che le parole acquistino maggior sonorità e significato grazie all’accompagnamento musicale. Accade Ed Sheeran.
In un panorama composto da artisti internazionali interessati a sconvolgere il pubblico con effetti scenici durante il live, dopo anni di musica intesa come performance artistica caratterizzata allo spettacolo visivo più che uditivo, dopo anni di molta apparenza e poca sostanza, la sorpresa è ritrovare su un palco importante come quello del Mediolanum Forum di Assago, la vera musica, l’arte.
Per novanta minuti, il cantante inglese ha dimostrato cosa significhi essere un musicista, come la bravura e la sobrietà a volte possano vincere su tutto.
Riportando in auge un’idea di musica basata sul fiato, sui polmoni, sul contatto reale e quasi altruistico con il pubblico, probabile derivazione della gavetta fatta dall’artista nei locali, Ed Sheeran ha sorpreso, confermato e superato le aspettative donando se stesso all’auditorio senza fronzoli e abbellimenti, portando in scena il fascino della semplicità e del saper dire ancora qualcosa in un periodo nel quale si crede di aver sentito già tutto o si ha timore di mostrarsi fragili.
Passando dal rap, alla cover, al mash-up, a hit celebri come A team, Give me love, Sing, il cantautore ha portato la magia nel palazzetto dello sport, riuscendo a trasformare le torce del cellulari, versione odierna dei blasonati accendini, in una distesa infinita di stelle che si muovevano all’unisono con la sua voce, permettendo, a chi era giunto per vederlo, di assimilare emozioni e piacevoli ricordi.
A prescindere che Ed Sheeran possa piacere o meno, de gustibus non disputandum est, tutti possono concordare sul fatto che questo musicista, classe 1991, sia tutto tranne che una meteora passeggera, ma un artista completo, un cantastorie moderno dell’esperienze che vive sulla sua pelle e che vengono tradotte in linguaggio universale.
Una voce, una chitarra: ai grandi artisti basta questo, ed Ed Sheeran durante il live ha dimostrato non solo di essere in grado di fare ciò, ma di avere il carisma necessario per vivere il palco e trasmettere la sua passione a chi gli sta vicino; ritornano, infatti, dal vivo la stessa profondità, la stessa chiarezza, la stessa pulizia presente nei suoi album, la forza di chi ha il coraggio di mostrare i propri pensieri al mondo e tornare da esso vincitore.
Lasciamo, tuttavia, al pubblico la possibilità di valutare in prima persona questo cantante, perché se il giudizio dell’uditore è in tal caso sovrano, siamo certi che non rimarrà deluso, ma porterà con sé a lungo le immagini del concerto, il sapiente accordarsi di note musicali, di battiti sulla cassa e parole poiché Ed Sheeran non è solamente un cantante, ma uno dei pochi a saper ancora rendere la musica arte.
Giulia Jurinich
30 gennaio 2015