Le 8 sigle più iconiche delle serie tv
Musica
18 Settembre 2021

Le 8 sigle più iconiche delle serie tv

Dal 1974 di Happy Days al 2007 di Boris, tante serie tv hanno conquistato negli anni il cuore degli spettatori, influenzando la crescita e la mentalità di intere generazioni. Cos'è che rende più iconica una serie tv, oltre ai personaggi e alle tematiche? Di certo la sigla, che inconsapevolmente rapisce lo spettatore, rendendogli immediatamente riconoscibile il telefilm e riesumando attimi vissuti anche a distanza di anni.

di Rosella Maiorana

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Vi ricorda qualcosa la canzone I don’t want to wait di Paula Cole? No? E se vi dicessi Anuwanuwei tutto sarebbe più chiaro? Ma certo! Come dimenticare la faccia contristata di Dawson Leery, ma soprattutto la sigla iniziale della serie, sebbene unanimemente storpiata.

Ma quali sono le sigle più iconiche delle serie tv? Ecco la nostra personale classifica.

Willy, il principe di Bel Air

Emblema degli anni ’90, la sitcom statunitense prodotta dalla NBC Studios e dalla Warner Bros. Television, ha reso celebre al grande pubblico il talento di Will Smith. La sigla originale, Yo Home to Bel-Air, è opera dello stesso attore, la musica invece è stata composta da Quincy Jones. La traduzione italiana è a cura di Edoardo Nevola e Rossella Izzo.

Curiosità? In Italia, esistono due versioni della sigla: nella prima il protagonista dice “Willy il nero, lo svitato di Bel-Air”; nella seconda, invece, la frase si è trasformata in “Il principe Willy, lo svitato di Bel-Air”, sarà frutto del politicamente corretto?

Dawson’s Creek

Sei stagioni e 128 episodi per il “torrente” di Dawson. Sì, perché creek letteralmente significa torrente, ma anche problemi e vicissitudini in senso più esteso. A noi, però, piace pensare che significhi proprio torrente e faccia riferimento agli infiniti pianti di Dawson.

La sigla iniziale è I don’t want to wait di Paula Cole, sebbene il grande pubblico la conosca per la versione maccheronica Anuwanuwei. Inizialmente l’OST doveva essere o il brano Run Like Mad di Jann Arden o Hand in My Pocket di Alanis Morissette, ma la scelta poi ricadde sulla canzone della Cole. Riuscite a pensare al futuro diverso che avrebbe avuto l’intera generazione anni ’90 se le cose fossero andate diversamente?

Friends

Figlia di David Crane e Marta Kauffman, Friends non ha bisogno di ulteriori presentazioni. È la serie tv per eccellenza, che mai passa di moda e anche oggi è in attivo con The Reunion, girata ad aprile 2021. L’episodio speciale è stato distribuito a maggio su HBO Max e in Italia sulle piattaforme Sky e NowTV.

La colonna sonora è I’ll Be There for You dei Rembrandts, brano scritto dagli stessi produttori della serie e in cima alle classifiche per diverse settimane nel 1995. Il videoclip musicale vede come protagonisti gli attori principali di Friends, insieme ai membri dei Rembandts.

Beverly Hills 90210

Pioniera del teen drama, nonché la più longeva, Bevery Hills 90210 è stata trasmetta negli Stati Uniti tra il 1990 e il 2000, arrivando in Italia nel 1992.

La sigla iniziale è stata composta da John E. Davis, sotto richiesta dello stesso produttore Aaron Spelling che voleva sostituire il tema scritto da una rock band sconosciuta a pochi giorni dalla messa in onda dell’episodio pilota. In una notte è nata la colonna sonora che tutti conosciamo, un mix di chitarra, sassofono, synth e pianoforte.

The O.C.

Trasmessa in Italia dal 2000 al 2007, The O.C. è il teen drama firmato Josh Schwartz. È una delle serie più famose del nuovo millennio, nonostante abbia avuto un calo dalla quarta stagione (tutti sappiamo il perché, RIP).

La colonna sonora principale è California dei Phantom Planet, diventata iconica in Italia dopo la messa in onda della serie. Curiosità? Il brano è presente anche ne I Simpson, nell’episodio “Milhouse di sabbia e nebbia”, parodia di The O.C. e il videoclip musicale ha una firma d’eccellenza: Roman Coppola, figlio del regista Francis Ford Coppola.

Baywatch

Come dimenticare Mitch Buchannon di Baywatch? Come dimenticare, in realtà, lo stesso David Hasselhoff che ci ha regalato anche la bellissima interpretazione di Michael Knight nell’altrettanto iconica Supercar.

Con uno dei cast più lunghi della storia, Baywatch è una delle serie tv più popolari di sempre. La sigla è cambiata ben 7 volte nel corso delle stagioni, ma tutti ricordiamo prevalentemente la colonna sonora che ha accompagnato il pubblico dalla seconda all’ottava stagione: I’m Always Here di Jimi Jamison, cantante dei Survivor e autore di Burning Heart e Eye of the Tiger di Rocky.

Happy days

La madre delle serie tv è Happy days di Garry Marshall, andata in onda negli Stati Uniti dal 1974 al 1984. Il telefilm, ambientato a Milwaukee, racconta la vita quotidiana della famiglia Cunningham e del vero protagonista indiscusso: Arthur Fonzarelli, alias Fonzie.

La sigla è stata scritta da Norman Gimbel e Charles Fox. Curiosità? Nei primi anni ’80 Hanna-Barbera ha ideato una serie animata ispirata a Happy Days, con protagonisti Fonzie, Richie e Ralph in viaggio nel futuro mentre cercano di ritornare nella Milwaukee del 1957.

Boris

Chiude la classifica l’italianissima Boris. Prodotta per le prime tre stagioni da Wilder per Fox International Channels Italy, la serie è andata in onda dal 2007 al 2010. Oggi, dopo undici anni di assenza, è in arrivo una quarta stagione, prodotta da The Apartment per Disney+.

La colonna sonora è a cura di Elio e le Storie Tese. La musica, infatti, è la stessa della canzone Effetto Memoria, inclusa nell’album Studentessi. Il brano Ciak, invece, che chiude l’ultimo episodio della prima stagione, è stato composto da Francesco Pannofino ed è spesso utilizzato per gli spot pubblicitari della serie. Che dire? La locura di Boris ha conquistato i nostri cuori e anche un posto nella top 8 delle sigle più iconiche delle serie tv.

E tu, quale sigla preferisci?