Cristina D’Avena: “Sarà un Natale diverso, ma con meno distrazioni e più fede”

Voce femminile più amata dagli italiani, compagna d’infanzia di tantissimi bambini, Cristina D’Avena riesce a mettere davvero tutti d’accordo: non si può non amarla. Le generazioni che sono cresciute cantando le sue sigle dei cartoni animati la sentono da sempre parte integrante della propria famiglia. Nata musicalmente nel Piccolo Coro dell’Antoniano, oggi torna dove tutto ha avuto inizio, regalandoci due appuntamenti di Natale dedicati allo Zecchino d’Oro. Il 24 pomeriggio alle 17.05 e il 25 mattina alle 9.35, su Rai Uno, Cristina D’Avena e Paolo Belli condurranno infatti due speciali musicali direttamente dall’Antoniano di Bologna, donandoci tante emozioni e sorrisi in questo Natale particolare. L’abbiamo intervistata.

Ciao, Cristina! Se potessi dare un consiglio alla te del passato cosa le diresti?
Ciao! Ti dirò che, in verità, la Cristina di oggi è davvero molto simile a quella del passato. È una persona umile, allegra, positiva e che ama il proprio lavoro e il contatto con il pubblico. Se dovessi però darle un consiglio, le direi appunto di rimanere sempre sé stessa, di non aver paura di mostrarsi così com’è.
Una figura cardine per la tua formazione personale e professionale…
In primis ovviamente Mariele Ventre. Mi ha accompagnato durante l’infanzia e l’adolescenza, ho iniziato l’Antoniano a soli tre anni e lei è stata una figura cardine nella mia crescita umana e professionale. Poi, sicuramente la mia famiglia, la mia mamma che mi è stata (e tuttora mi è) sempre accanto e ha fatto tantissimi sacrifici per me. Anche Alessandra Valeri Manera, colei che mi ha introdotto in questo mondo fantastico e con cui ho realizzato tutte le meravigliose sigle di cartoni animati e telefilm.
È cambiata oggi la televisione per ragazzi? Mancano programmi come Bim bum bam?
Sicuramente è cambiata. Adesso ci sono molti programmi d’intrattenimento e tante televisioni tematiche per i più piccoli, ma forse manca quell’unica trasmissione che univa tutti e ci faceva sentire una famiglia. La grande varietà di programmi fa sì che i bambini si possano affezionare un po’ di meno ai personaggi. Nonostante questo, però, mi capita spesso di vedere anche oggi le nuove generazioni ai miei concerti insieme ai loro genitori, mentre cantano le sigle più amate.
Un ricordo di Natale della tua infanzia…
Senza dubbio l’albero che facevo con il mio papà. Ogni anno lui comprava un pino grandissimo e insieme ci occupavamo degli addobbi. Le festività natalizie erano anche caratterizzate dalla famosa letterina a Babbo Natale, a cui non mancava mai la risposta. Questo Natale sarà di certo più triste per tutti, ma sarà più intimo e ci avvicineremo forse un pochino di più a Gesù che nasce. Sarà un Natale strano, ma avremo meno distrazioni e più fede.
In questi giorni invece ci terrai compagnia insieme a Paolo Belli.
Sì! Oggi pomeriggio e domani mattina ci saranno due speciali di Natale dall’Antoniano di Bologna, condotti da me e Paolo Belli. Due appuntamenti musicali con il Piccolo Coro e tanti altri ospiti. Ascolteremo i brani più amanti e non solo, cercando di donare a tutti un po’ di buon umore e qualche sorriso in questo particolare Natale 2020.