Cranìa. Alla ricerca del pezzo mancante della propria identità

Cantautrice classe ’92, Cranìa è Francesca Cominassi. Il 30 ottobre è uscito il suo singolo d’esordio, Stomachion, un pezzo intenso in cui si mescolano a pieno le sonorità ambient, alternative ed elettroniche. Come l’omonimo gioco matematico di Archimede, Stomachion è un puzzle umano e personale. Francesca vuole dar vita a una ricostruzione della propria identità in un momento di incertezze comuni. L’abbiamo intervistata.
“Questo singolo è l’apripista del mio nuovo progetto musicale. Con il brano voglio raccontare una ricerca compiuta all’interno di me stessa, un viaggio interiore. Come nel puzzle inventato da Archimede, io compongo quindi i tasselli del mio corpo.”
Cranìa è una ventata di novità in un panorama musicale che tende sempre di più all’appiattimento e all’omologazione. Spinta dalla voglia di sperimentare un tipo di sonorità nuova e suggestiva, cerca di creare un percorso che sia il manifesto della sua anima e della sua mente, un marchio di fabbrica che però non rinuncia a mostrare chiaramente i propri modelli. La scrittura e la ricerca sonora traggono infatti ispirazione in Francesca dalla commistione di ascolti vari; in primis Lou Reed, Luigi Tenco, Bon Iver e RY X. È proprio Unfurl di quest’ultimo l’album della sua formazione.

“Stomachion ha avuto una gestazione particolare. Dopo aver composto la melodia e il testo avevo deciso di accantonare per un po’ il tutto, poi è stato durante la quarantena che ho ripreso in mano il progetto e da lì ogni cosa è nata spontaneamente come un fiume in piena.”
Il singolo arriva al pubblico in un periodo emotivamente delicato e incerto. La situazione di isolamento che abbiamo visto e che stiamo affrontando anche oggi mette in risalto, infatti, le fragilità umane. Il brano è lo specchio della delicatezza dell’animo, è un modo per riemergere alla luce dopo la stasi forzata e ricostruire pezzo dopo pezzo la realtà andata in frantumi. L’atmosfera dark di Stomachion non è un punto di non ritorno, è lo sprone per riedificarsi e imparare a conoscersi.
“Pensando al futuro, in inverno ci sarà sicuramente un secondo singolo. Il fil rouge del mio progetto resta sempre però il genere ambient, correlato all’importanza data alla lingua italiana. Tra i cantautori contemporanei, apprezzo particolarmente Brunori Sas per la sua sensibilità artistica; mi piacerebbe poter un giorno collaborare con lui.”
Cranìa è autenticità, semplicità non banale, voglia di arricchirsi con nuove esperienze formative e collaborazioni. Immersa nella natura incontaminata, nel videoclip del brano Francesca è la protagonista a tutti gli effetti. Uno scenario tanto realistico quanto sfumato permette di vedere al centro solo lei, in un groviglio di pensieri. Con Stomachion Cranìa vuole pertanto farci entrare nella sua mente per riuscire, insieme a lei, a comporre il puzzle della sua interiorità, alla ricerca del pezzo mancante.
“Quello che sono non sempre mi piace,
aiutami a trovare pace.
Stomachion, hai trovato il pezzo mancante
Stomachion, come un puzzle mi devi assembrare,
ma non basta soltanto un istante,
Stomachion, sei pronto per giocare.”
In attesa di ascoltare i nuovi singoli di Cranìa, lasciamoci sommergere dall’intensità di Stomachion.