Giro d’Italia: Marco si gode Napoli e si prepara alla traversata notturna degli Appennini!

Ha passato la domenica a Napoli Marco Invernizzi, concedendosi una giornata di riposo al mare, dove ha potuto, o meglio dovuto, mostrare la più classica delle abbronzature da ciclista. Non c’è proprio nulla da fare, chiunque ami passeggiare in bicicletta non può non soffrire di quella che solitamente viene definita abbronzatura da muratore. La variante del ciclista è rappresentata dall’avere una maglietta della salute fatta di carne e ossa stampata sulla propria pelle.
Uno spettacolo ai limiti del raccapricciante, che anche Marco sembra non gradire più di tanto, definendolo senza mezzi termini il lato negativo del ciclismo: “forse non tutti sanno che i ciclisti soffrono di un grave problema: l’abbronzatura! Una volta tolta la maglietta ne rimane un’altra virtuale.” Questo, ovviamente, non ha impedito a Marco di godersi una bella giornata di mare, provando a limitare il grave problema con il sole di Napoli.
Il primo impatto con la città non è stato semplicissimo, in perfetto stile Benvenuti al sud, in cui Claudio Bisio, nel film Alberto Colombo, viene catapultato dalla Brianza a Castellabate, un piccolo paesino campano. Marco ha infatti scritto: “devo dirvi la verità, le prime impressioni non sono state il massimo, a causa della sporcizia per le strade molto dissestate e degli autisti intolleranti.” Fortunatamente, non è tipo da fermarsi alle prime impressioni. Così, dopo aver sistemato i bagagli e la bici, ed essersi rilassato con una bella doccia nell’ostello dove ha trovato ospitalità, si è lanciato per le strade di Napoli: “sono andato a passeggiare per la città e ho capito come mai è una delle città italiane più apprezzate nel mondo. È bellissima, soprattutto la sera. Trasuda cultura e tradizioni, con i giusti accorgimenti del nostro tempo.” Non c’è da stupirsi, Napoli ha il fascino di una bella signora che non si concede immediatamente, ma si lascia scoprire da chiunque ne abbia la voglia. E ad un avventuriero come Marco la voglia di certo non manca. Ovviamente, nel Tempio della pizza italiana, non si è fatto sfuggire l’occasione di mangiare pizza in qualsiasi momento della giornata, accompagnandola con delle squisite sfogliatelle. Ma ciò che ha colpito Marco sopra ogni cosa sono stati i napoletani e il dialetto: “contro ogni mia aspettativa le persone sono gentilissime, attaccano bottone facilmente e si farebbero in quattro per aiutare. Poi ho camminato tra i vicoli più piccoli e nascosti, dove il tempo si è fermato, ed è stato davvero forte rendersi conto di non riuscire a capire per niente la mia stessa lingua!”
Marco ora è atteso dalla traversata appenninica che lo condurrà sulla costa adriatica, per incominciare la risalita verso la sua Cuggiono, in Lombardia. Il ventiseienne ha intenzione di aggiungere un pizzico di avventura in più all’impasto del suo viaggio, pedalando di notte per questa tappa di transizione. L’unica preoccupazione è rappresentata dal possibile spiacevole incontro con i lupi, mentre per quel che riguarda i tempi, ancora non è chiaro se percorrerà la traversata in un’unica tappa o in due. Sarà la strada a decidere.
Giacomo Di Valerio
19 agosto 2013